Mentre Forrest Trump prova a radere definitivamente al suolo la globalizzazione che ha fatto l’imperialismo USA great again, ma che oggi vede come grande vincitore la superpotenza manifatturiera cinese, il Partito Comunista Cinese, alle prese con le due sessioni (il principale appuntamento dell’anno politico dell’impero di mezzo), ne approfitta per rilanciare i consumi interni e il soft power su scala globale e offrire su un piatto d’argento a tutti i popoli del pianeta quella che, ancora oggi, è unica alternativa possibile alle barbarie: il socialismo. Ne abbiamo parlato con Davide Martinotti e Francesco Maringiò.