Il Consiglio di sicurezza dell’ONU ha approvato la risoluzione neutrale sull’Ucraina proposta dagli USA per una rapida fine del conflitto e una pace duratura: si esprime cordoglio per la perdita di vite umane nel conflitto russo-ucraino, ribadisce che lo scopo delle Nazioni Unite è quello di mantenere la pace e la sicurezza internazionale e di risolvere pacificamente le controversie. La risoluzione è stata adottata nella sua forma originale e neutrale, senza la condanna alla Federazione russa. Mosca ha posto il veto sugli emendamenti europei per aggiungere un linguaggio a sostegno dell’Ucraina. Sparisce ogni riferimento all’aggressione brutale, ingiustificata e non provocata della Russia, mantra ricorrente delle narrazioni occidentali: l’invasione russa diventa il conflitto russo-ucraino, con la definita equiparazione fra le due parti, nel superamento della dicotomia aggressore/aggredito. Doeci Paesi hanno votato a favore (USA, Cina, Russia, Algeria, Guyana, Sierra Leone, Corea del Sud, Pakistan, Panama, Somalia), in 5 si sono astenuti (Grecia, Slovenia, Danimarca, Gran Bretagna, Francia, che non hanno posto il veto).
È la prima volta che Washington, Mosca e Pechino votano assieme una risoluzione dall’inizio della guerra; l’ambasciatore russo all’ONU Vassily Nebenzia ha riconosciuto “cambiamenti costruttivi” nella posizione degli Stati Uniti sul conflitto: ha detto al consiglio che la risoluzione “non era ideale”, ma “un punto di partenza per futuri sforzi verso una soluzione pacifica”. L’ambasciatrice statunitense ad interim presso l’ONU Dorothy Shea ha dichiarato che “Questa risoluzione ci mette sulla strada della pace” ed è un primo passo, ma cruciale, di cui dovremmo essere tutti orgogliosi”: “Ora dobbiamo usarla per costruire un futuro pacifico per l’Ucraina, la Russia e la comunità internazionale”.
Il voto al Consiglio segnala una netta differenza con l’Assemblea Generale che, invece, ha sostenuto delle risoluzioni di condanna a Mosca. Gli Stati Uniti e Israele hanno votato assieme a Mosca contro il testo presentato da Ucraina e Unione europea, mentre si sono astenute durante la votazione della risoluzione presentata da Washington, ma emendata a favore di Kiev da Parigi, in rappresentanza dell’Unione europea. Entrambe sono state approvate con 93 voti favorevoli, un calo rispetto ai 140 voti ottenuti lo scorso anno.