Queste ore saranno decisive per il futuro ordine mondiale: se il programma nucleare iraniano sarà distrutto da USA e Israele, sarà poi il turno del suo programma missilistico. IsraHell, infatti, non accetterà mai che l’Iran abbia missili che possano devastarla, come dimostrato negli ultimi giorni; e senza missili, una forza aerea o un deterrente nucleare a contrastarli, USA e israeliani avranno allora la forza per ottenere il famoso regime change e mettere un ennesimo governo fantoccio dell’Occidente in un Paese devastato dalla forza bruta dell’imperialismo. L’Iran non può ovviamente firmare la resa incondizionata chiesta da Trump – vera e propria dichiarazione di guerra – e l’unica vera possibilità rimasta a Teheran, come scrive Trita Parsi su Responsable Statecraft, è quella di contrattaccare e di rendere la vittoria agli USA così costosa e dispendiosa in termini di mezzi (e magari uomini) da costringere Trump a risedersi a un tavolo, magari sotto pressione di un’opinione pubblica e alcuni apparati che non capirebbero il senso di un Iraq 2.0. La situazione è comunque critica e in tanti invocano l’intervento della Russia e della Cina per salvare l’Asse della Resistenza e, con esso, un bel pezzo di un mondo multipolare.
piantatela di ridere, che alla fine nessuno vi prenderà sul serio
ma vi hanno oscurato?