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Tag: guerra

Israele e Al-Qaida in Siria e Libano sono alleati? – ft. Roberto Iannuzzi

Oggi in live il nostro Gabriele Germani parlerà con Roberto Iannuzzi degli attuali sviluppi in Siria e Libano. Mentre il cessate il fuoco libanese diventa sempre più precario con spari e missili da una parte e dall’altra, in Siria la resistenza sciita viene impegnata nell’area nord-ovest dalle truppe ex Al-Qaida e filo-turche che da mercoledì hanno assaltato Aleppo e Hama, la quarta città più grande della Siria. Proprio quest’ultima sarebbe stata presa di assedio nel corso delle ultime ore e si teme che i ribelli potrebbero avanzare verso sud, procedendo all’assalto di Damasco. Infondate, invece, le voci di un colpo di stato della Guardia Repubblicana contro Assad. Cerchiamo di fare chiarezza.

Ottolina Uncensored – 2 dicembre 2024

Il programma su tutti i crimini dell’anti-imperialismo come i media e i social maggiori non ve li raccontano! Con i nostri Clara Statello e Gabriele Germani!

Caos in Siria e Georgia: la disperata mossa finale dell’impero

Apparentemente lontane e scollegate, le rivolte in Georgia e l’offensiva jihadista in Siria appaiono come i tasselli di un disegno più grande: la volontà di portare Tblisi sotto l’ombrello NATO per trasformarla in una nuova anti-Russia, il piano di privare Mosca della sua porta in Medio Oriente e di uno scalo strategico nel Mediterraneo Orientale. Mentre il nuovo esecutivo europeo si prepara a sostituire gli USA nel confronto con la Federazione Russa, il maidan georgiano avvenuto in contemporanea con l’attacco su larga scala dei gruppi filoturchi di Idlib sembrano i passi di una macro-strategia dell’amministrazione Biden volta ad indebolire il Cremlino in vista di futuri negoziati (se mai ci saranno).  Ne parliamo stasera alle 21 in diretta streaming su La Bolla con Stefano Orsi e Francesco Dall’Aglio. Conduce Clara Statello con la partecipazione di Fabio Saccomanni.

Si riaccende la guerra in Siria: la Cina parteciperà al conflitto?

video a cura di Davide Martinotti

A quattro anni dal congelamento del conflitto scoppiato nel 2011, in questi giorni si sono riaccesi i combattimenti in Siria ed è crollato l’accordo siglato nel 2019. Si combatte nuovamente ad Aleppo, una città che era passata sotto il controllo delle forze fedeli ad Assad, cioè il presidente siriano, che nel 2016 aveva ripreso il controllo della città. Ma da ieri le forze anti-Assad sono rientrate ad Aleppo e così, dopo otto anni, le forze russe (che sono in Siria su richiesta di Assad) sono tornate a bombardare Aleppo. Per quanto stiano accadendo cose che abbiamo già visto accadere, oggi la situazione è molto differente rispetto a 10 anni fa e le conseguenze della guerra in Siria potrebbero essere decisamente più ampie. La Cina parteciperà al conflitto? Ne parliamo in questo video!

L’Ucraina è sconfitta, riesplode la Siria – ft. Alberto Fazolo

Torna il consueto appuntamento del sabato con Alberto Fazolo e Gabriele Germani. Tra i temi trattati il riscaldarsi del conflitto in Siria e la guerra in Ucraina, dove il fronte cede su più punti davanti alla pressione militare russa; intensificati anche gli attacchi missilistici su tutto il territorio ucraino. Infine le elezioni di Romania e Uruguay, con la vicenda elettorale georgiana ancor ben lontana dall’essersi risolta.

Persa l’Ucraina, l’impero assalta i russi in Siria

L’Occidente imperialista non riesce proprio a rassegnarsi alla sconfitta e dopo l’Ucraina ha deciso di portare caos ovunque, dalla maidan georgiana all’ingresso di Cipro nella NATO, fino a mine e armi in profondità all’Ucraina per colpire la Russia. Ieri è stato il turno della Siria, in particolare di Aleppo. Quale miglior modo di rasserenarci il weekend se non armando dei tagliagole che tra quindici anni faranno attentati nelle nostre città? Ne parliamo su Ottolina Tv.

Siria di nuovo in fiamme: miliziani ex Al Nusra su Aleppo e lo zampino di Kiev – ft. Stefano Orsi

Si riaccende pericolosamente il fronte in Siria. Dopo settimane di addestramento dagli ucraini alla guerra coi droni, i miliziani di Hayat Tahrir al-Sham puntano su Aleppo. A fronteggiarli le truppe di Assad, con le forze russe in difesa della città martire. Ma se la pace in Siria è in pericolo, la Russia rischia di aprire un altro fronte, proprio adesso che Putin risponde all’escalation occidentale sfoderando la deterrenza nucleare. Ospiteremo in diretta per Ottolina Tv il nostro Stefano Orsi per capire cosa sta accadendo ed in che modo i due fronti sono collegati. 

Putin: “Ora è guerra mondiale”- ft. Alberto Fazolo

Tornano, nel consueto appuntamento del sabato, Alberto Fazolo e Gabriele Germani per parlarci di ciò che sta accadendo nel mondo: si parte dalla situazione sul fronte ucraino e della crisi missilistica, fino al discorso di Putin sulle ultime azioni dell’amministrazione Biden. Seguono le notizie dal Medio Oriente e sul viaggio della premier Meloni in Argentina.

Trump e Zelensky alla resa dei conti: per Kiev voto o bomba atomica

La possibilità che l’Ucraina si doti entro sei mesi di testate nucleari – sebbene smentita da Kiev – riapre lo scenario di una terribile escalation e rischia di congelare sul nascere le timide aperture tra Mosca e Washington dopo la vittoria di Trump. Zelensky, intanto, traballa: si parla di una sua sostituzione elettorale già nella primavera 2025. La testa del presidente ucraino potrebbe essere la carota che la futura amministrazione USA offre al Cremlino, sfoderando – dall’altro lato – il bastone dell’incubo nucleare.  Ne parliamo questa sera nel nostro consueto appuntamento de La Bolla con Stefano Orsi e Francesco Dall’Aglio.

Il piano di guerra per l’Europa: Trump molla l’Ucraina e ci lascia col cerino in mano

Bentornati per la prima puntata de La Bolla della Nuova Era Trump. Il ritorno alla Casa Bianca dell’amico di Putin spaventa Kiev che adesso teme di perdere il suo principale sponsor. Donald Trump ha più volte promesso una soluzione per il cessate il fuoco in 24 ore e si è circondato di personalità come Vance e Elon Musk che mettono in discussione l’assistenza militare e finanziaria dell’America fino a discreditare pubblicamente sui social Zelensky. Tuttavia, le pubblicazioni sul Wall Street Journal e The Telegraph ridimensionano speranze di pace e pensiero magico di tanti: più che finire la guerra, l’America si sfila dalla guerra lasciando all’Europa la patata bollente, come volevasi dimostrare. Nel piano si ipotizza di congelare la guerra e inviare i soldati europei lungo 800 miglia della zona “demilitarizzata” del fronte. Non è riuscito Macron a portare i nostri militari in Ucraina; ci riuscirà Trump? Ne parliamo con Francesco Dall’Aglio e Stefano Orsi.

La guerra in Ucraina come risultato del “nuovo pensiero strategico americano” – Live

La semplice ricostruzione della storia del conflitto russo-ucraino, così come ce la racconta oggi Salvatore Minolfi, mostrerà in modo sorprendente quanto consapevolmente e lucidamente i molteplici protagonisti in gioco si siano mossi lungo un percorso di cui non ignoravano le conseguenze più terribili. Ma quella consapevolezza non li ha tenuti a freno, né li ha distolti dal proposito di andare fino in fondo. Dopo la guerra fredda, un “nuovo pensiero strategico americano” si è imposto in Europa e nel mondo, indipendentemente da chi fosse al governo alla Casa Bianca.

Andrea Zhok – Il liberalismo ci sta portando alla terza guerra mondiale?


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A partire dal suo ultimo libro Il senso dei valori: fenomenologia, etica, politica, abbiamo parlato con Andrea Zhok della crisi del sistema liberale, di come questa crisi fosse per certi aspetti inevitabile, dati i principi filosofici e politici su cui si è sempre fondata, e di come, se non invertiamo immediatamente la rotta, ci stia già portando dritti dritti alla terza guerra mondiale. L’imperialismo USA infatti, massimo custode militare e politico del neoliberismo economico e culturale, sembra oggi disposto a tutto pur di non perdere la propria egemonia mondiale e lasciare spazio ad un nuovo ordine multipolare e nuovi – e più giusti – modelli di convivenza umana.