Insomma cari gggiovani: è finita la pacchia! Tocca alzare il culo dal divano e andare in trincea. Da quando le oligarchie occidentali si sono rese conto di non poter più raggiungere il dominio globale attraverso il soft power e la guerra economica, magari limitandosi a bombardare ogni tanto qualche riottoso Stato canaglia, ecco che è riapparsa la necessità di preparare gradualmente i cittadini a un nuovo arruolamento di massa e, da almeno il 2022, è cominciato un incessante lavoro culturale e ideologico coordinato con tutti gli strumenti e i mezzi del mainstream per creare una nuova cultura di guerra, naturalmente spacciata per cultura della difesa. Ecco allora che il Ministero della difesa italiano ha da poco stilato un nuovo vademecum del Ministero in cui sono dettate le linee guide per le istituzioni del Paese al fine di far di nuovo innamorare gli italiani dei cannoni e dei corpi martoriati dei nemici dell’Occidente. Programma di comunicazione del ministero della Difesa del 2025 è il titolo del documento e, oltre al lavoro di propaganda orwelliana per convincerci tutti che i caccia di ultima generazione sono più utili degli ospedali di ultima generazione, si legge anche di un’inquietante proposta per revisionare “lo strumento della riserva militare”. Il punto è semplice: l’esercito è troppo vecchio e carente di uomini e, quindi, servono forze fresche e carne giovane anche “priva di pregresse esperienze militari” per aumentarne le fila.
Invece, dopo le pale e i migliaia di tumori che infestano il corpo di Putin, ecco che un altro bel capitolo del libro Le puttanate della Nato sulla Russia: come tenere alto il morale mentre stai perdendo un guerra è stato scritto dal Washington post e ripreso dal Giornanale. Pensate un po’: addirittura “Gli 007 Usa” si legge nell’ inchiesta, avrebbero scoperto che “le forze di Mosca sono difficoltà” e che sarebbe quindi questo il momento giusto per “agire”, “sostenere l’Ucraina” e mettere pressioni sullo “Zar”. Vi ricorda qualcosa? Ne parliamo oggi in un’imperdibile edizione del non TG.