Il ritorno di Huawei e il crollo di Apple: come prosperare grazie alle sanzioni USA
video a cura di Davide Martinotti
“Diventeranno dei mattoni”, così si diceva nel 2019 a proposito dei telefoni di Huawei. La guerra commerciale lanciata dagli Stati Uniti contro la Cina era appena scoppiata ma si annunciava incandescente e per Huawei comincia una dura lotta per la sopravvivenza, così come l’ha definita all’epoca il presidente di Huawei. Ora, dopo cinque anni, questo periodo sembra essere archiviato: Il ritorno di Huawei e il crollo di Apple: la Cina cambia gli equilibri titolava a marzo di quest’anno Il Sole 24 Ore, commentando il crollo delle vendite di Apple nel suo più importante mercato estero (cioè la Cina) e la crescita degli utili di Huawei. Ma l’azienda cinese non preoccupa solo Apple, ma anche Nvidia che quest’anno ha definito Huawei uno dei suoi principali concorrenti in diversi settori, tra cui la produzione di processori che alimentano l’intelligenza artificiale. E sempre Huawei, già lo scorso anno, ha trainato in patria la rinascita del settore dei semiconduttori integrando nel suo modello, il Mate 60 PRO, un chip con prestazioni da 7nm prodotto internamente. Notizia dell’ultima settimana è, invece, il lancio del Mate XT, il nuovo modello di Huawei: il primo pieghevole a tre schermi al mondo, il più grande e più sottile smartphone in circolazione, ancora in pre-order, ma che ha già ricevuto più di 5 milioni di ordinazioni. Insomma: Huawei non è solo l’esempio di come sopravvivere nonostante le sanzioni statunitensi, ma è anche l’esempio di come si possa prosperare grazie alle sanzioni statunitensi diversificando i propri affari e entrando in nuovi settori. Ne parliamo in questo video!
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