Questa settimana l’intero continente africano è in Cina, dove i delegati e i presidenti di oltre 50 paesi africani si sono dati appuntamento, a Pechino, in occasione del Forum per la Cooperazione Cina – Africa. È il più grande appuntamento diplomatico che la Cina ospiterà quest’anno, considerando che a partecipare c’è, oltre che l’intera Africa, anche il segretario generale delle Nazioni Unite e il presidente della Commissione dell’Unione africana. Di tutto questo non troverete traccia sui nostri giornali, evidentemente ancora convinti che la Cina sia isolata. Ma cosa sta accadendo a Pechino? Ne parliamo in questo video!
In passato, la Cina si è affidata ad un modello guidato dagli investimenti e guidato dall’edilizia abitativa. Questo modello negli ultimi anni è entrato in crisi: il settore industriale tradizionale è saturato, portando molti investimenti ad essere di fatto improduttivi; le esportazioni devono oggi affrontare le sfide del panorama internazionale e l’interruzione di catene commerciali e di valore; la speculazione sul mercato immobiliare ha portato alla bolla immobiliare e a problemi di indebitamento dei governi locali, di disuguaglianza di reddito e svalutazione dei i patrimoni delle famiglie cinesi. Come risolvere questi problemi? In questo video parliamo delle riforme emerse dal terzo plenum di luglio!
Il Digital Services Act (DSA), una delle leggi europee più discusse, mira a regolare i contenuti online e a responsabilizzare le piattaforme digitali nel rimuovere contenuti illegali e disinformazione. Ma cosa significa realmente per la libertà di espressione in Europa? Siamo di fronte a un passo verso una maggiore sicurezza online o siamo entrati in un’era di censura digitale? Ne parliamo con Giacomo Gabellini (@Il-Contesto), recentemente colpito da un caso di censura su questa piattaforma!
Il sentimento della Via della Seta è stato presente durante l’incontro tra la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il leader cinese Xi Jinping. Meloni è la prima leader italiana a visitare ufficialmente la Cina dal 2019, dopo Giuseppe Conte, che aveva firmato per l’adesione dell’Italia al progetto della Via della Seta. Meloni, però, ha scelto di far uscire l’Italia dal progetto, sostituendolo con un partenariato strategico con la Cina, alla ricerca di un equilibrismo diplomatico. Seguendo questo solco, in questi giorni la Meloni ha firmato 6 memorandum di intesa e un piano d’azione per il rafforzamento del Partenariato Strategico Globale Italia-Cina.
“Non permetteremo al Partito Comunista Cinese di costruire la sua classe media sulla pelle dell’America”: con queste parole, il suprematista JD Vance, inspiegabilmente eletto a simbolo della lotta anti-establishment da un pezzo di dissenso confuso, ha voluto inaugurare la sua nomina a vicepresidente in pectore rafforzando il ribaltamento della realtà che caratterizza la propaganda dell’impero. Nel frattempo, in Cina prende il via il Terzo Plenum del Partito Comunista Cinese che rappresenta, probabilmente, il più importante degli appuntamenti istituzionali che caratterizzano ogni mandato presidenziale e dove Xi Jinping ha ribadito con forza la necessità della Cina sotto attacco di cambiare radicalmente il suo modello di sviluppo per concentrarsi sullo sviluppo delle nuove forze produttive e la conquista della totale indipendenza e sovranità tecnologica. Il probabile cambio di guardia alla Casa Bianca e la conferma della vecchia élite di svendipatria in Europa non cambia di una virgola le carte in tavola: da una parte chi lavora giorno e notte per costruire un nuovo ordine globale, dall’altro chi fa ricorso a tutto l’armamentario colonialista per tentare di ostacolare con ogni mezzo necessario l’emancipazione dei popoli. Con questa puntata, Mondocina sospende per un paio di mesi la programmazione regolare; ci rivediamo a settembre (ma quasi sicuramente anche prima, ma solo se accade qualcosa di particolarmente rilevante).
Si è appena concluso il vertice della NATO di questa settimana e si è concluso con una dichiarazione finale che pare l’annuncio di un conflitto globale: nessuno spazio per nessuna soluzione di tipo negoziale per la guerra in Ucraina e confronto diretto dell’alleanza contro la Cina. Una mobilitazione senza precedenti sia in termini di raggio del confronto, che vede la NATO coinvolta nell’Indo-Pacifico, e sia in termini di risorse militari e industriali dell’industria bellica che la NATO annuncia di voler dispiegare. Ma se la dichiarazione finale sembra essere un trionfo che accantona le titubanze dello scorso anno e che afferma all’unanimità la politica statunitense di contenimento della Cina nell’Indo-Pacifico, a dispetto di questo ad alcuni osservatori pare chiaro che qualcosa non sta andando come sperato… Ne parliamo in questo video!
Biden, abbandonato ormai dalle oligarchie, ha provato a risalire la china durante il vertice della NATO alzando il livello di scontro con la Cina e rilanciando l’idea di una NATO globale al servizio di Washington pronta ad affrontare la guerra totale su tutti i fronti. Le potenze semi-colonizzate europee apparentemente seguono il dictat senza tentennamenti, ma sotto la superficie qualcosa si sta muovendo: Orban, infatti, nel frattempo s’è recato sia a Mosca, che a Kiev che alla corte di The Donald a Mar-a-lago e continua a incassare promesse di investimenti miliardari da Pechino. E se un pezzo di destra finto-sovranista stesse facendo il doppio gioco?
In questo video, analizziamo assieme ad Antonello Sacchetti le recenti elezioni in Iran, esplorando i risultati e le implicazioni per il futuro del paese e delle relazioni Iran-Occidente e Iran-BRICS.
Poche ore prima dell’avvio del vertice NATO a Washington DC la Cina ha annunciato manovre militari congiunte con la Bielorussia denominate Eagle Assault-2024 che si terranno dall’8 al 19 luglio a Brest, vicino ai confini con Polonia e Ucraina. Cosa sta succedendo?
In questo video esploriamo un tema delicato e complesso: le aggressioni e gli attentati che avvengono in Cina nelle scuole e negli asili e il razzismo dei cinesi verso i giapponesi, rilanciato da un recente episodio di cronaca nera!
Oggi a Mondocina, DavideMartinotti (Dazibao) e Francesco Maringiò ci parlano di Cina e mondo partendo dalla questione dazi e di come questa sia stata discussa durante i forum e gli incontri internazionali, fino al rinnovato rapporto sino-vietnamita all’insegna della pace e della collaborazione. Si parla anche di Filippine e di come queste stiano cercando di stemperare i toni bellicisti del Congresso e della Casa Bianca. Gli USA in crisi sembrano intimoriti dalla globalizzazione e sempre più proiettati verso i propri drammi interni; Pechino diventa quindi un attore fondamentale per garantire la libertà dei commerci e lo sviluppo generale e prospero del mondo. Buona visione!
Quest’estate torna FEST8LINA, la festa del 99%, dal 4 al 7 luglio al circolo ARCI di Putignano a Pisa: quattro giornate di dibattiti e di convivialità con i volti noti di Ottolina Tv. Facciamo insieme la riscossa multipopolare!
Fest8lina, perché la controinformazione è una festa!