Da inizio Novecento, l’ossessione della geopolitica anglosassone Γ¨ l’Heartland, una porzione di terra al centro del continente euroasiatico e distante da tutti i mari; gli USA hanno ereditato questa dottrina dal vecchio impero britannico, perfezionandola e arrivando a teorizzare il Rimland: una fascia di terra che corre lungo tutto i mari caldi del continente. Questo si estende dalla fascia atlantica, lungo il Mediterraneo, il Medio Oriente, l’India, fino alle coste dell’Asia Oriente; qui si concentra gran parte della popolazione e della produzione mondiale. Oggi assistiamo a due spinte opposte: da un lato la Cina e il suo progetto di costruire la Nuova Via della Seta per collegare il Rimland e renderlo una zona di pace; dall’altro i grandi esclusi geografici, gli isolani, dal Regno Unito all’Australia, dal Canada agli USA, che programmano la distruzione totale dei collegamenti e che stanno seminando il caos lungo ogni via di transitato da Kiev a Teheran, fino a Gaza.