Grave falla nella sicurezza USA: un giornalista sapeva dell’attacco allo Yemen. Joffrey Golberg, giornalista del The Atlantic, ha riferito di essere stato erroneamente aggiunto ad una chat Signal, la nota app di messaggistica famosa per l’alto livello di privacy riservata agli alti membri del governo USA: in questa si parlava esplicitamente di un attacco programmato contro lo Yemen. I fatti risalgono a prima dell’attacco condotto dagli Stati Uniti contro Ansarallah, il 15 marzo passato. Una verifica delle autorità USA ha confermato la veridicità dei messaggi riportati; si tratta dunque di una gravissima violazione al protocollo di sicurezza USA.
Goldberg ha ricevuto una richiesta di amicizia da Michael Waltz, il consigliere per la sicurezza nazionale, l’11 marzo; in un primo momento pensò si trattasse di una truffa o di uno scherzo, salvo poi decidersi ad accettare la connessione. Il 13 marzo veniva dunque inserito in una chat di gruppo chiamata Houthi PC small group: nella conversazione sarebbe emersa la contrarietà di un profilo di nome Vance all’attacco. Nella chat, il consesso PC (che probabilmente indica “Contatti Principali”) opta per procedere onde evitare una prima azione israeliana, dato il precipitare della situazione a Gaza. Dallo scambio emergerebbero animi, all’interno dell’amministrazione USA, fortemente avversi alla NATO e all’Europa, definita in un passaggio lo scroccone.