La lotta per una nuova sovranità democratica delle comunità nazionali contro le oligarchie economiche che le vorrebbero cancellare per sempre sarà la grande battaglia politica del terzo millennio, perché se la globalizzazione militare americana ha fallito, all’interno dell’impero atlantico la lotta di classe delle élite economiche contro le classi popolari occidentali sta continuando con più forza che mai (Trump docet) e oggi il rischio è che, per continuare a portarla avanti, ci potrebbero pure mandare in guerra contro chi questo chi questo ordine internazionale imperiale e classista sta cercando di metterlo in discussione. In Europa, il motivo forse fondamentale della demonizzazione delle forze che, in questi anni, hanno in qualche misura posto il tema della sovranità, è stato quindi quello di non cedere alle distrazioni politiche neoliberiste di fare battaglie politiche su temi assolutamente secondari, utili solo a dividere le persone e innescare una guerra tra poveri; e invece di mettere in discussione i rapporti di forza reali, sia nel rapporto tra Paesi – con alcuni Paesi capaci di imporre, con strumenti tutto fuorché democratici, il proprio volere ad altri – ma anche all’interno, dal momento che, anche solo restando in Italia, la maggior parte delle oligarchie economiche che oggi sono capaci di esprimere delle forze politiche che tutelino i loro interessi, portano avanti la lotta di classe all’interno del nostra comunità nazionale proprio grazie agli attuali vincoli esterni e all’attuale stato di soggezione del nostro Paese. Insomma, quello che per le classi popolari italiane è un vincolo esterno, per le oligarchie oggi al potere è il regno delle libertà: libertà di poter fare profitti, tenere buoni e senza rappresentanza i lavoratori, far circolare capitali laddove fa più comodo. Insomma: quando parliamo sovranità o interesse nazionale – tema che le forze sovraniste rivendicano spesso – dovremmo tutti aver chiaro che oggi nel nostro Paese l’interesse nazionale va rivendicato prima di tutto contro altri italiani e, cioè, quegli italiani collaborazionisti che ingrassano e prosperano proprio approfittando degli attuali rapporti di forza internazionali.
Geminello Preterossi è uno dei più importanti filosofi della politica italiani e, in questa splendida intervista, ci ha parlato di come il sovranismo non sia che una legittima istanza politica sinonimo di lotta per la democrazia; ma ci ha anche avvertito: “Questo non significa, naturalmente, che le forze politiche italiane che si vendono oggi come sovraniste lo siano veramente. La cosa, purtroppo, è molto più complessa”. E le forze che si vendono oggi come sovraniste, dimostra il nostro attuale governo, sono forze che hanno capito il trucchetto e utilizzano questa sacrosanta istanza che proviene direttamente dal popolo per puro marketing elettorale e nascondere meglio il proprio servilismo.