¡Desaparecinema! ep. 21 – Frankenstein e il mostro dal cuore umano
Lo scettico barone Frederick von Frankenstin, nipote di Victor von Frankenstein, eredita la tenuta di famiglia in Transilvania e si reca in Europa per ispezionare la proprietà. Ma le cose non vanno esattamente come aveva immaginato: questa è la premessa narrativa di Frankenstein Junior. Voi pensate di aver riso le vostre migliori risate con questo film, ma in realtà chi si è divertita di più è stata la troupe: per esempio,
durante la scena in cui il cieco (interpretato da Gene Hackman) accoglie Frankenstein senza rendersi conto di chi è, la battuta “Stavo per fare un espresso” non era prevista dal copione, ma è stata improvvisata da Gene Hackman durante le riprese. Per questo la scena si chiude con una dissolvenza a nero immediata: perché la troupe è subito scoppiata in una risata. Brooks e il cast si divertirono tanto a girare il film che furono sconvolti quando le riprese principali erano quasi terminate e furono scritte scene aggiuntive per continuarle. L’ultimo giorno di set, infatti, Gene Wilder disse a Mel Brooks: “Ho altre idee per altre scene del film”; e Brooks: “Gene, è finita. L’abbiamo girato. Ha un inizio, una parte centrale e una fine. Perfetto!” Gene si seppellì il viso tra le mani e disse: “Mel, non voglio andare a casa. Voglio restare qui. Questo è il momento più felice della mia vita”.
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