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¡Desaparecinema! ep. 19 – Cinema socialista, cinema per il popolo, cinema per la working class

Ken Loach è sempre stato socialista? E Vittorio De Sica? Non che siano informazioni dirimenti per amare il cinema di due dei più grandi cantori degli ultimi, dei subalterni come li chiama Antonio Gramsci. Sì: li chiama perché Gramsci è vivo, nonostante questo sia esattamente il titolo dell’ultimo libro di Alessandro Giuli e nonostante Gramsci sia più vivo nel resto nel mondo che in Italia (anche se è in Italia che è appena uscita la straordinaria biografia di Angelo D’Orsi). Comunque, in realtà, chissenefrega proprio se Loach e De Sica siano socialisti: i loro film sono belli, sinceri, potenti e provano a cambiare il mondo a favore di chi è sfruttato, e tanto basta. Sarebbe come chiedersi se a Lynch piace più la carbonara o la cacio e pepe per cercare di capire il significato di Inland Empire; ciononostante, andando a scavare, si scopre qualcosa di intrigante che vale la pena menzionare: Loach e De Sica sono più contigui di quanto si pensi e di quanto loro stessi abbiano mai immaginato. Ne parlerò soprattutto grazie alle ricerche di Emanuela Liverani, che su Ken Loach sta scrivendo un libro; perciò, grazie di avermi messo a disposizione le tue riflessioni, anzi: grazie di aver praticamente scritto questa puntata. Io ci ho messo solo qualche contro-informazione sulla CIA e le solite vagonate di dadaistiche riprovazioni contro la classe dirigente e intellettuale di oggi, altrimenti zio Bertoldo (Brecht) mi bacchetta, da lassù. O forse da laggiù?

OttolinaTV

27 Ottobre 2024

Commenti (2)

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