Oggi ci divertiamo un po’ perché vi voglio parlare di un film assurdo che conoscono in pochissimi, nonostante su Youtube abbia 150.000 visualizzazioni. Perciò scardinerò ogni regola, come fa questo film del 2017 diretto da Massimiliano Melis con Antonio Landi, Jack Gallo e Giorgio Trestini; quest’ultimo è l’attore di decine di film di genere italiani degli anni ’70 e ’80, tra cui pellicole di Lucio Fulci (I quattro dell’apocalisse), Fernando Di Leo (Milano Calibro 9), Sergio Martino (Ricchi, ricchissimi, praticamente in mutande) e Bruno Corbucci (Delitto sull’autostrada). Un utente Youtube, qualche settimana fa, lasciò un commento sotto un mio video in cui parlavo della politica nei film e dei film politici e mi chiedevo se – per paradosso – esistesse un film non politico visto, per esempio, quanto dice Wim Wenders a questo proposito: “Ogni film è politico. I più politici di tutti sono quelli che fanno finta di non esserlo: i film di intrattenimento. Sono i film più politici che ci siano perché rifiutano la possibilità di cambiare. In ogni fotogramma ti dicono che tutto va bene così com’è. Sono una continua pubblicità delle cose così come sono”. L’utente Youtube mi ha scritto che secondo lui esiste un film completamente non politico: DeMentis Torrent e la scatola magica. Non ne avevo mai sentito parlare e, ovviamente, mi è subito salita la scimmia della curiosità. Prima di cercarlo su Youtube, ho fatto un esperimento e ho chiesto informazioni a Chat GPT con questo prompt: “Vorrei una recensione approfondita del film indipendente DeMentis Torrent e la scatola magica”. ChatGPT ha risposto: “Al momento non esistono informazioni riguardanti un film chiamato DeMentis Torrent e la scatola magica. Potrebbe trattarsi di un’opera indipendente poco conosciuta o di un titolo recente non ancora ampiamente recensito”. La scimmia è diventata un orango e intanto mi chiedevo che tipo di film sarà? Una roba tipo la serie Tv di Lori Del Santo The Lady? Oppure come il film turco su Superman, un’operazione volutamente trash? Oppure come il film, sempre turco, su Rambo? Stavolta un’operazione serissima. Oppure, pensavo, sarà mica una roba tipo Alex l’ariete con Alberto Tomba? Però questi film, in effetti, sono molto famosi proprio per la loro bruttezza, mentre DeMentis è sconosciuto. E comunque di film brutti parleremo presto, anche grazie alle vostre segnalazioni che sono arrivate a decine (e se volete continuare a segnalarne altri fatelo pure qui sotto): tra queste segnalazioni ci sono Ennio Doris, tutti i film di Veltroni, il film appena uscito in America su Ronald Reagan, Tre piani di Nanni Moretti, o il prossimo film di Elly Schlein, visto quanto ha dichiarato il 10 ottobre scorso… Poi ho capito: ma certo! L’utente Youtube starà parlando di una roba tipo C’è ancora domani! Ma no, ho pensato subito dopo: il film della Cortellesi purtroppo è ultra-politico (nel senso che segna la morte della politica, dell’autoironia e della complessità). Niente di tutto questo, fratelli. Così ho cercato di capire a cosa si potesse riferire la scatola magica e ho trovato un cortometraggio del 1996, La scatola magica appunto, con Leo Gullotta, la cui trama recita: “Un critico cinematografico tutti i giorni deve visionare e giudicare film realizzati da giovani autori. A fine giornata trova una scatola di pellicola e se la porta a casa. Durante la notte la pellicola magica vendica gli autori respinti” e mi sono detto che forse era il giusto riferimento: magari DeMentis Torrent è un film-vendetta di qualcuno che è stato respinto da un produttore o recensito male da un critico e ha deciso di prendere per il culo il Cinema nella sua totalità. Ma no, mi son detto poi: troppo banale. Poi ho trovato un romanzo di Terry Brooks, La scatola magica di Landover; Brooks è un prolifico autore di romanzi fantasy. E io odio il fantasy; cioè, prima mi piaceva, poi quando avevo tre anni ha iniziato a stancarmi. Ancora: ho scoperto dell’esistenza di un film dal titolo L’uomo della scatola magica, un film del 2017 (dello stesso anno di DeMentis Torrent) diretto da Bodo Kox; una storia di fantascienza polacca su un futuro distopico, ambientato nel 2030 sotto un regime autoritario e opprimente. Chissà, magari il film vuole ermeticamente denunciare la stessa cosa. Ma no, alla fine neppure questo mi ha convinto perché, approfondendo la trama, la scatola magica del titolo è una radio degli anni Cinquanta che trasmette vecchie canzoni in una realtà dove la musica è drasticamente vietata dalle autorità. E se la scatola magica fosse, ironicamente, la Tv? Che ha distrutto il cinema? Oppure magari la scatola magica è il cinema stesso, quello delle origini? La lanterna magica, simile a una scatola, era un primo tipo di proiettore di immagini che utilizzava dipinti, stampe o fotografie; fu sviluppata nel XVII secolo e utilizzata comunemente per scopi di intrattenimento. Nel corso del XIX secolo è stata sempre più utilizzata a scopo didattico. La lanterna magica non solo era un antenato diretto del proiettore cinematografico come mezzo per la narrazione visiva, ma poteva essere usata essa stessa per proiettare immagini in movimento. Oppure un’altra scatola, alle origini del cinema: il Kinetoscopio di Edison? Praticamente una grande scatola sulla quale lo spettatore si chinava per osservare le immagini attraverso un visore; trent’anni prima della nascita del cinema sonoro, alla fine degli anni ‘30, il Kinetoscopio permetteva di riprodurre suoni e musica sincronizzati con le immagini, ma non era possibile amplificarli. Per questo, nonostante il Kinetoscopio fosse tecnicamente più avanzato del cinematografo dei fratelli Lumière, fu quest’ultimo a prevalere perché proiettava le immagini in movimento, seppur mute, su un schermo permettendo una visione collettiva. Insomma: mentre il Kinetoscopio era pensato come uno strumento da fiera – tipo un biliardino in una sala giochi – il Cinematografo si proponeva come diretto erede del teatro (anche se col tempo, con la nascita del cinema narrativo grazie a David Wark Griffith negli anni ‘10, è divenuto – secondo me – l’erede della letteratura).
Sconfortato, ho fatto un’altra domanda a Chat GPT, ma ha continuato a non sapermi dire nulla; però stavolta ha aggiunto: “Tuttavia, se desideri una recensione o un’analisi approfondita, potresti fornire più dettagli sul film, come la trama, i temi, i personaggi o le caratteristiche stilistiche. Con queste informazioni potrei costruire una recensione critica basata sui suoi contenuti e sulle particolarità narrative e visive del film”. Allora ho fatto una terza domanda, stavolta inserendo come prompt il testo di descrizione che accompagna il film su Youtube (non ve lo leggo perché, come me, non ci capireste nulla, che è esattamente il punto della questione) e, finalmente, Chat GPT si è illuminato e ha scritto una approfondita recensione di DeMentis Torrent e la scatola magica.
ahahh fantastico! Ti sei addentrato talmente tanto nello scema del film Non-Film da creare la prima recensione Non-Recensione ! Applausi e ancora applausi! 😀 !!!
non lo vedrò mai!
ma se invece di farti tutte ste pippe mentali ti guardavi il film prima di cercare in giro?!!!
Ho cercato di vederlo, sicuramente sarò ignorante ma è incapibile, incomprensibile, alieno !!! Scusate, ma è la mia opinione.