Il Piano Draghi è un manifesto ideologico e a pagare il conto sarà l’Italia – ft. Alessandro Volpi
Il rapporto sul futuro della competitività in Europa di Mario Draghi è l’ennesimo manifesto Ideologico del partito unico neoliberista ed è costretto ad ammettere la situazione catastrofica nella quale ci hanno scaraventato 20 anni di mercatismo ordoliberista esasperato, ma come soluzione non è in grado di proporre altro che una dose ancora più massiccia della vecchia medicina; e non bisogna lasciarsi illudere dalle parole in favore dell’intervento dello Stato: al contrario di quanto afferma la vulgata analfoliberale, il neoliberismo da sempre prevede un ruolo dello Stato, ma esclusivamente come facilitatore degli affari dei grandi monopoli capitalistici privati. La beffa che va oltre il danno del riproporre, ancora una volta, la solita vecchia ricetta consiste nel fatto che per trovare le risorse che permettano allo Stato di servire al meglio le oligarchie servirebbe un po’ di debito comune europeo. E per superare i dubbi che i paesi frugali hanno espresso sin da subito, il compromesso che ha in mente Draghi è quello di offrirgli su un piatto d’argento una nuova ondata di austerity e di riduzione del debito da parte dei paesi della periferia. A partire dalla sua Italia dove, per quanto profondamente odiato da tutte le classi popolari, Draghi continua ad essere venerato come una divinità da tutte le élite. E alle divinità non si può negare niente!
è vero che la Russia ci minaccia? cosa gliene frega a Putin di conquistare la Germania?
sinceramente non capisco questa narrazione se non come sempre con il fatto che è cogeniale agli USA
bravo e chiaro come sempre Volpi, siamo veramente messi male e penso che l aspetto più preoccupante sia l inadeguatezza delle nostre opposizioni . Possibile che non si rendono conto di cosa sta succedendo?
probabilmente Fanfani sarebbe stato più capace