L’aggressione militare dell’Occidente contro l’Iran non è solo una criminale violazione del diritto internazionale e un tentativo israeliano di imporre la propria egemonia in Medioriente; è ancora di più: è il tentativo del blocco imperialista di sferrare un colpo durissimo al sorgere di un nuovo assetto internazionale veramente multipolare non più dominato con la violenza e il ricatto dalle oligarchie euro-atlantiche e sioniste. Dopo la sconfitta nella guerra in Ucraina, le oligarchie dell’Impero hanno infatti bisogno come il pane di una grande rivincita, materiale e simbolica, per ristabilire una qualche forma di vera deterrenza psicologica e militare nel pianeta e scoraggiare, così, chiunque sia stia mettendo in testa di sfidare i privilegi del golden billion e dei suoi proxy. La grande prova di resistenza e resilienza che sta dando la società iraniana contro l’aggressione non provocata israeliana è pertanto non solo lodevole, ma anche fondamentale per tutti i sinceri pacifisti e antimperialisti del mondo e la sua caduta potrebbe avere amare conseguenze anche nel lungo termine ritardando processi storici, come quello del “multipolarismo”, che restano comunque inevitabili. Di tutto questo e soprattutto degli ultimi aggiornamenti sulla guerra parleremo con Francesco Maringiò e Alessandro Visalli.