“Un fallimento”: così, senza mezzi termini, il capo di NVIDIA ha definito le politiche statunitensi volte a impedire l’esportazione dei chip più avanzati verso la Cina. A oltre due anni di distanza, sostiene Huang, non hanno fatto altro che permettere a Pechino di trovare lo spirito giusto per accelerare lo sviluppo della sua tecnologia autoctona. Risultato: ora la priorità di Trump non è più impedire alla Cina di comprare chip statunitensi, ma impedire a tutti gli altri di comprare i chip più avanzati cinesi. E i chip sono solo la punta dell’iceberg: da buon suprematista, Zio Donnie non sembra avere esattamente chiarissimo quanto la tecnologia USA dipenda dalla capacità di attrarre i migliori cervelli formati nel resto del pianeta; formare le competenze che servono a un’economia avanzata, nel XXI secolo è un compito estremamente complesso e sofisticato e la società USA, in balia degli egoismi delle oligarchie parassitarie, è troppo arretrata e primitiva per farlo.
L’unica opzione è fare incetta di competenze formate altrove, con soldi e sacrifici di altri, e portarle a servizio dell’impero; Trump, però, non sembra averlo capito e ha dichiarato guerra agli studenti internazionali. Risultato: siamo nel bel mezzo di una delle più grandi fughe di cervelli mai viste e a trarne vantaggio è la Cina. E, insieme ai cervelli, potrebbe fuggire anche altro, anche la cosa più impensabile: i capitali. Pochi giorni fa ha fatto il suo debutto sui listini di Hong Kong la Contemporary Amperex Technology Co. Ltd., CATL per gli amici, il leader globale indiscusso delle batterie agli ioni di litio: è la più grande offerta iniziale d’acquisto dai tempi dell’esordio in borsa del colosso saudita del petrolio Saudi Aramco. Anzi, no: nel 2021, al NASDAQ aveva fatto il suo esordio il produttore statunitense di veicoli elettrici Rivian; arrivò in pochissimo tempo a quasi 90 miliardi di capitalizzazione, più di Ford e General Motors. Da allora, ha perso oltre il 70%: l’impero della fuffa vs l’unica vera superpotenza manifatturiera del pianeta. Chi avrà la meglio?