La stampa ucraina, una deputata della Verkovna Rada e le autorità locali stanno alzando un polverone accusando i comandi militari di aver organizzato una cerimonia dell’esercito in città il 13 aprile, giorno della domenica delle palme: l’evento comportava un rischio sia per la popolazione civile che per gli stessi soldati. Nessuno di loro giustifica Mosca, ma indicano precise responsabilità dei vertici militari per la strage, che ha causato almeno 35 morti, tra cui due bambini. Perché gli ucraini parlano specificatamente di obiettivi militari del raid russo, mentre la stampa italiana non riesce a smetterla di strumentalizzare e speculare su una catastrofe? Ne parliamo in diretta streaming assieme a Clara Statello con Stefano Orsi e Andrea Lucidi.