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Tag: ucraina

Israele dichiara l’uccisione di Sinwar, leader di Hamas – ft. Alberto Fazolo

Oggi per il consueto appuntamento con il Global Southurday, i nostri Alberto Fazolo e Gabriele Germani ci portano di nuovo in giro per il mondo: partiamo dall’omicidio di Sinwar, il leader di Hamas, avvenuto a Gaza, per proseguire con gli attacchi alle postazioni UNIFIL da parte israeliana in Libano e la visita del premier Meloni a Beirut. Ci spostiamo poi sul fronte ucraino, con il piano Vittoria, e al prossimo incontro dei BRICS a Kazan. Concludiamo infine con i movimenti in atto attorno Taiwan e il confine coreano.

Zelensky ammette: per vincere vogliamo la terza guerra mondiale

Il tanto atteso piano della vittoria di Zelensky è una ri-dichiarazione di guerra alla Russia a ormai quasi tre anni dal febbraio 2022. Come se nulla fosse accaduto e nonostante centinaia di migliaia di propri cittadini sacrificati sull’altare degli interessi USA in Europa orientale, il presidente ucraino (che, nel frattempo, ha abolito le elezioni e messo al bando i partiti di opposizione) continua – incurante della dura realtà sul campo – con la sua politica del fino all’ultimo ucraino. Niente da fare, quindi, per chi sperava che il piano della vittoria potesse essere la base di un nuovo tavolo negoziale; al contrario: pur di ribadire il principio che gli USA hanno il diritto di mettere i propri missili al confine con Mosca e che le popolazioni del Donbass devono convertirsi all’identità ucraina, l’ex comico, forte dell’imperialismo occidentale alle spalle, sembra davvero disposto a tutto, anche a far scoppiare la terza guerra mondiale. Nei 5 punti fondamentali del piano, infatti, quello principale riguarda l’entrata immediata dell’Ucraina nella NATO, cosa che implicherebbe lo scoppio di una guerra diretta tra NATO e Russia. Di tutto questo e degli altri punti del piano abbiamo parlato con David Colantoni

Dopo tre anni di Ucraina e uno di Medio Oriente chi sta vincendo la terza guerra mondiale? – ft. Gabellini, Germinario, Maringiò e Marrucci

Dalla guerra per procura in Ucraina alla regionalizzazione della guerra di liberazione dei popoli arabi contro l’avamposto imperiale sionista, al Pacifico che si infiamma con le continue provocazioni della provincia di Taiwan e la trasformazione delle Filippine nella portaerei USA a guardia del Mar Cinese Meridionale, a quasi 3 anni dall’inizio della fase propriamente cinetica della Guerra Mondiale a pezzi è arrivato il momento di fare un punto su chi sta vincendo e chi ne sta prendendo di santa ragione. lo facciamo stasera in diretta per rispondere dal vivo, da diversi punti di vista, a tutto quello che avreste voluto sapere sulla grande guerra che l’imperialismo unitario ha dichiarato al resto del mondo, ma non avete mai osato chiedere.

La resa dei conti finale tra Israele e Iran: la guerra incendia il Medio Oriente

La spada di Damocle della risposta israeliana all’attacco missilistico su larga scala, condotto dall’Iran in rappresaglia delle uccisioni di Haniyeh e Nasrallah, minaccia il Medio Oriente con l’escalation di una guerra che si estenderebbe presto nella regione coinvolgendo attori terzi come USA, GB, Russia e persino Ucraina. Mentre i fronti rischiano di unificarsi, proseguono i fallimenti di ONU e Occidente per raggiungere un cessate il fuoco e fermare la catastrofe umanitaria in Libano e Palestina. Ne parliamo stasera alle 21 nel consueto appuntamento de La Bolla con Stefano Orsi, Francesco Dall’Aglio e Antonio Mazzeo. Conduce Clara Statello.

La Russia trionfa in Ucraina; Israele invade il Libano – ft. Stefano Orsi

La terza guerra mondiale sarà combattuta con armi tradizionali? Vedremo una fusione dei due fronti tra Medio Oriente e Ucraina? Che ruolo gioca la Russia in entrambi i campi? I due attori sostenuti dall’Occidente andranno avanti ad oltranza foraggiati dalle nostre tasse? Mentre tutti ricordiamo la fame e l’assenza di cure a cui i bambini greci furono condannati dal rigore di Bruxelles, assistiamo impassibili a una leadership atlantista desiderosa di portarci a tutti i costi in guerra.

“Bombardiamo la Russia per salvare gli oppressi”: Carola “the rocket” Rackete e la morte della sinistra europea – ft. Vanni De Lucia

Dopo aver votato per togliere ogni limitazione all’uso di armi europee in territorio russo, Carola the rocket Rackete si concede in un’intervista a tutto tondo alla stampa dal sapore di missile e mina antiuomo. Gli occidentali, ci dice la tedesca, dovrebbero aiutare L’Ucraina senza più ulteriori indugi aumentando le sanzioni a Putin, interrompendo ogni fornitura energetica dalla Russia e mandando quante più armi possibili ai neo-kantiani di Kiev. E tutto questo, aggiunge poi in dispregio ad ogni logica, non per scatenare la terza guerra mondiale, ma anzi per “aiutare i popoli oppressi” e perché è preciso compito morale di tutti coloro che si definiscono progressisti e di sinistra.  Con Vanni De Lucia, artista ed ex cittadino e lavoratore nella DDR, parliamo dell’involuzione della sinistra tedesca e di come sia diventato possibile che partiti come la Die Linke producano oggi figure come Carola The rocket.

I capi di Stato riuniti a pianificare la fine del mondo? – ft. Alberto Fazolo

Torna il consueto appuntamento del sabato mattina con Gabriele Germani e Alberto Fazolo per parlare di politica estera. Oggi tanta carne al fuoco: si parte dallo scoppiettante e tanto atteso incontro Trump – Zelensky per poi passare alla situazione sul campo e agli equilibri interni a Kiev. A seguire si è parlato di Medio Oriente, sottolineando le contraddizioni interne al campo israeliano. Sullo sfondo le vicende boliviane e le elezioni in Sri Lanka, vinte da una coalizione di estrema sinistra.

Avanzata russa: Ucraini accerchiati a Vuhledar – ft. Davide Montingelli

Ultimi aggiornamenti in tempo reale sul fronte russo-ucraino con le mappe di Davide Montingelli. Nel Kursk l’avanzata russa è più lenta, ma nel Donbass la presa di Vuhledar è a un passo e un’intera brigata ucraina rischia di essere catturata o distrutta.

Chef Rubio – Come la violenza suprematista coltivata in Ucraina e Israele è arrivata anche in Italia

Prima l’hanno epurato dal circo mediatico, poi l’hanno rincorso e preso a mazzate, poi gli hanno vietato di raccontare che era stato rincorso e preso a mazzate e, alla fine, gli hanno pure vietato di manifestare: la biografia degli ultimi anni di Gabriele Rubini, in arte Chef Rubio, è un ritratto plastico della deriva autoritaria che stanno prendendo le democrazie liberali dell’Occidente collettivo e del loro sostegno incondizionato al primo genocidio in diretta streaming della storia dell’umanità, ma anche del fatto che se pensano di piegarci tutti, probabilmente hanno visto un bel film. Ne parliamo direttamente con lui in live!

Fabio Mini – E’ ancora possibile evitare la terza guerra mondiale?

In Medio Oriente vanno in scena le prove generali della grande guerra regionale: l’Europa, in preda al delirio, scommette ancora su Zelensky e rischia l’escalation definitiva per concedere l’utilizzo di missili a lungo raggio che non hanno nessuna possibilità di modificare sostanzialmente l’esito irreversibile del conflitto; gli USA trasformano le Filippine nella loro portaerei nel Pacifico per minacciare e provocare la Cina mentre, nel frattempo, il Congresso USA è costretto a rivedere da capo la sua Strategia Nazionale per la Difesa per chiarire, senza tanti giri di parole, che è arrivata l’ora di mettere tutte le società a totale disposizione della logica di guerra che sola può permettere all’imperialismo unitario di rimandare il suo declino. Dall’ultima volta che ci siamo visti, sono cambiate parecchie cose, e tutte in peggio: ecco perché non vi potete perdere per nessuna ragione al mondo il ritorno su Ottolina Tv del nostro inimitabile, inconfondibile, irripetibile maestro. Torna sui nostri schermi il generale Fabio Mini.

LA BOLLA – L’Ue sfida Mosca alla guerra nucleare

L’Unione europea vota a favore della revoca ai limiti di utilizzo delle armi occidentali sul territorio russo. Se i governi accetteranno l’orientamento dell’europarlamento, Kiev potrà puntare gli Storm Shadow inglesi e gli SCALP francesi contro Mosca e bersagli militari russi. Intanto, mentre l’Ucraina continua ad essere in difficoltà sul campo di battaglia, Israele colpisce duramente il Libano con due attacchi non convenzionali e raid su Beirut. Si teme l’escalation. Ne parliamo questa sera a La Bolla con Stefano Orsi, Francesco Dall’ Aglio e Clara Statello. 

L’unione dei fronti tra Ucraina e Medio Oriente: siamo alla III Guerra Mondiale – Ft. Alberto Fazolo

Torna la rubrica del sabato con Alberto Fazolo e Gabriele Germani per parlare di quello che è accaduto nel mondo nell’ultima settimana: si spazia dal nuovo attentato a Trump fino agli incidenti in Libano con l’esplosione dei dispositivi elettronici ad opera del Mossad. Emerge prepotente il ruolo dell’Ucraina tanto in Sahel quanto in Siria, come repressore degli Stati emergenti e rivali, per conto degli Stati Uniti e della NATO, del nuovo mondo multipolare. Buona visione!