Piergiorgio Odifreddi – Il “suprematismo americano” è il nuovo nazismo?
Con l’inizio della guerra in Ucraina è iniziata una nuova epoca storica caratterizzata dalla de-globalizzazione e dal ritorno a logiche da guerra mondiale, con blocchi contrapposti. Gli Stati Uniti si trovano oggi costretti a ridimensionare le loro ambizioni di egemonia globale cercando, piuttosto, di mantenere un impero minacciato da popoli stufi della loro sudditanza e – oggi – con la necessaria forza di resistergli. In questo contesto, anche da noi, nelle province europee dell’Impero americano, si sta affermando una nuova cultura politica, una cultura che abbandona gradualmente i valori dell’universalismo, dell’individualismo e della tolleranza per fare spazio a ideali più in linea con le nuove esigenze guerrafondaie delle élite: valori esplicitamente xenofobi, identitari, comunitari, utili ad affermare la presunta superiorità dell’impero americano (definito civiltà occidentale dalla propaganda) sul resto delle nazioni del pianeta. In fondo, non è altro che una riedizione del nazionalismo del Novecento adattata, però, alla nostra nuova patria: quella dei padroni americani che occupano militarmente il nostro suolo e ora cercano di trascinarci in guerra per tutelare i loro interessi.
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