Svolta storica! Ecco perché oggi possiamo abbattere impero USA e finanza – ft. Gabriel Rockhill
Quella con il professore nordamericano Gabriel Rockhill è stata, in assoluto, una delle interviste più interessanti da quando esiste Ottolina Tv e possiamo tranquillamente inserire Rockhill nella tradizione dei Chomsky, Harvey e Micheal Hudson, ossia quella dei grandi pensatori anti-capitalisti e anti-imperialisti statunitensi. Abbiamo parlato di tutto: dalla storia dell’imperialismo a partire dalla prima guerra mondiale, a chi dovremmo augurarci venga eletto alla Casa Bianca dopo le elezioni di martedì. La prospettiva di Rockhill è delle più interessanti: le forze veramente progressiste dovrebbero oggi stare, senza se e senza ma, dalla parte dei Paesi che in questo momento lottano per la propria sovranità e indipendenza dall’impero, in prospettiva di un nuovo equilibrio internazionale multipolare. Ma attenzione: non come fine, ma come mezzo, cioè come precondizione minima per sostituire il capitalismo finanziario e predatorio con una nuova struttura economica che torni a produrre benessere e sviluppo per il 99%. Capitalismo finanziario e Impero armato sono, infatti, semplicemente i due volti strettamente interconnessi dello stesso problema ed eliminato uno, anche l’altro cesserebbe di esistere. Al tempo stesso, però, queste stesse forze progressiste non dovrebbero mai farsi ammaliare da coloro che, pur criticando il capitalismo finanziario e l’imperialismo, vorrebbero buttare il bambino con l’acqua sporca ed eliminare completamente gli ultimi 40 anni di neoliberismo anche nei suoi aspetti progressivi e positivi, come, ad esempio, per le conquiste – per certi aspetti straordinarie – nel campo dei diritti civili e della cura e attenzione per le minoranze interne. Una prospettiva, insomma, pienamente dialettica che sia tanti finto-progressisti che tanti finto-popolari e antisistema dovrebbero fare propria.
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