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L’ascesa del nazismo in Ucraina e la risposta degli internazionalisti – con Alberto Fazolo e Michele Manfrin

I media mainstream assicurano che l’Euromaidan fu una rivoluzione spontanea e di popolo condotta da pacifici manifestanti: questa è la narrazione dominante e inconfutabile, pena lo stigma di “agente di Putin”. La realtà è, invece, che il 21 febbraio 2014 il legittimo presidente ucraino fu deposto dopo un ultimatum di Dmitro Yarosh, comandante della milizia paramilitare Pravy Sector, con la copertura dell’Ue; il colpo di mano diede il via ad un governo transitorio in cui comparivano diversi esponenti di Svoboda e di altri partiti o formazioni suprematiste, neonaziste, ultranazionaliste e antisemite, in posti chiave del governo e delle istituzioni. Fu questa leadership ad avviare la guerra in Donbass, la prima nel cuore dell’Europa nel nuovo millennio: le violenze, i pogrom, le misure antidemocratiche (come la messa al bando dei partiti di sinistra) e la persecuzione degli oppositori hanno provocato una risposta non solo tra gli antifascisti di Ucraina e Russia, ma di diversi Paesi occidentali e del Sud del mondo, mentre l’Ucraina diventa la palestra della destra radicale di tutta Europa. Ne abbiamo parlato alla festa di Ottolina Tv con i giornalisti Alberto Fazolo e Michele Manfrin; modera la nostra Clara Statello.  Buona visione!

OttolinaTV

8 Agosto 2024

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