C’era una volta il Pensiero Unico Liberale, l’Ideologia Green, la Propaganda Woke: l’obiettivo era convincerci che la finanziarizzazione è bella e non fa neanche male; anzi, distruggere il welfare state era un’opportunità per liberare risorse dalle grinfie cattive dello Stato e veicolare i nostri soldi in modo efficiente verso settori in grado di coniugare capitalismo, sostenibilità e anche giustizia sociale. Poi il paradiso terrestre rappresentato dall’Occidente collettivo si è ritrovato nel bel mezzo di una guerra: i regimi totalitari guidati dai dittatori plurimorti delle sconfinate pianure del mondo di sotto asiatico hanno cominciato a minacciare il giardino fiorito, e i soldi che andavano sottratti allo Stato sociale non potevano più andare a finanziare la transizione ecologica e i diritti universali. Quei soldi dovevano servire a fare la guerra! Con la gigantesca iniezione di denaro pubblico nel comparto militare, iniziata col ReArm Eu e rilanciata in grande stile con la dichiarazione congiunta del vertice della NATO de L’Aja, l’Europa dà il via libera a una bolla speculativa che sta rapidamente attirando tutti i nostri risparmi gestiti dai fondi: in questo modo, le democrazie del vecchio continente trasformano cittadini che si oppongono dichiaratamente all’escalation bellica in complici. Ne abbiamo parlato con Alessandro Volpi.