Rendere l’America di nuovo ricca! Oggi è uno dei giorni più importanti nella storia dell’America: è la nostra dichiarazione d’indipendenza economica: queste le parole del presidente Donald Trump, riportate sulle pagine ufficiali della Casa Bianca, pronunciate per il Liberation Day firmando un ordine esecutivo per il commercio e le tariffe reciproche; l’entità dei dazi, secondo il presidente americano, sarebbe pari a quanto viene imposto dai partner internazionali alle esportazioni statunitensi con barriere tariffarie e non, inclusa l’imposta sul valore aggiunto. L’obiettivo è quello di ristabilire il primato americano rilanciando la produzione industriale e l’occupazione nel Paese. Trump dichiara un’emergenza nazionale per il deficit commerciale americano, considerato una minaccia alla sicurezza nazionale degli Stati Uniti: “Per decenni, il nostro Paese è stato saccheggiato, i nostri posti di lavoro e le nostre fabbriche rubate. Oggi, stiamo tornando al sogno americano”.
Il piano di reciprocità è, in realtà, una dichiarazione di guerra commerciale al mercato globale: la Casa Bianca ha introdotto tariffe dal 10 al 49% a 60 Paesi; l’Unione europea sarà colpita da dazi al 20%, la Cina al 34% (percentuale che si somma ai precedenti dazi al 20%), il Vietnam al 46%, la Cambogia al 49%, l’India al 26%, il Sudafrica al 30%. Brasile, Cile, Argentina e altri Paesi dell’America Latina vedranno applicate tariffe alle importazioni del 10%; anche il Regno Unito è stato colpito da tariffe al 10%, Israele al 17%, Turchia, Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti al 10%, Venezuela al 15% e Nicaragua al 18%. Non sono inclusi nella tabella Canada, Messico, Bielorussia e Russia. I dazi al 10% scatteranno dal 5 aprile, gli altri dal 9; dalla mezzanotte, invece, sono entrate in vigore le tariffe del 25% sulle auto importate, un colpo durissimo per il già sofferente comparto dell’automotive europeo.
Il capo del Tesoro Scott Bennent ha avvisato i partner degli Stati Uniti di non reagire adottando misure di ritorsione, altrimenti ci sarà un’escalation: è guerra, una guerra che pone fine a quasi un secolo di scambi commerciali globali.