Con Diego Fusaro abbiamo parlato di tutte le questioni politiche e filosofiche fondamentali di questa fase di transizione ad una nuova epoca storica. La sconfitta dell’Occidente nella guerra economica e tecnologica con la Cina e quella militare della Nato in Ucraina, sta rimettendo tutto l’ordine internazionale in discussione e aprendo spazi e opportunità nuove che tutte le forze neo-socialiste hanno il dovere di saper cogliere. Quale nuova egemonia culturale e quale nuova visione dell’uomo e del mondo dovrà affermarsi in sostituzione a quella attuale?
Mi avete cancellato il commento. Non mi sembrava di essere stato né offensivo né inappropriato.
Avete la mia mail, nel caso vogliate dirmi la ragione
Non è stato cancellato. Semplicemente non era ancora stato approvato a causa di mezza giornata di riposo dell’editor.
Chiedo scusa: all’inizio compariva la scritta “in attesa di approvazione” e poi è sparito del tutto il commento e quindi sembrava lo aveste eliminato.
Grazie
Mi sta bene andare oltre ed evolvere i concetti di destra e sinistra, di fascismo e antifascismo. Condivido in pieno l’idea che nella politica istituzionale si assista al confronto fra due diverse declinazioni del liberismo più che una vera contrapposizione ideologica.
Ma il fascismo esiste eccome, e quindi l’antifascismo.
E’ lo stesso lasciar annegare o meno gli emigranti? Il disprezzo verso il povero, l’odio verso lo straniero e il diverso sono reali, sono fascismo bello e buono.
Milei in Argentina che manganella i pensionati è fascismo.
Meloni è fascista non perchè è nostalgica del ventennio ma per la sua totale adesione all’ultraliberismo selvaggio di Trump e Musk e le collusioni con la mafia. Il problema è che le opposizioni sono anche loro allineate, o meglio, asservite e quindi fatichiamo a ravvedere le differenze con il contesto. Poi siamo tutti d’accordo che il chiacchericcio finto ideologico è fumo negli occhi.
Fusaro dice di non credere nell’antifascismo perchè nel ’99 i Democratici U.S. hanno bombardato la Serbia: Ciò dimostra casomai che la politica istituzionale è asservita al liberismo, non che non esistano destra e sinistra, fascismo e antifascismo. E’ solo un esercizio retorico: siccome quella che si suppone debba essere la sinistra si comporta male, allora nulla vale.
Credo che Fusaro giochi con l’ambiguità politica più per una sua personale presa di posizione che per i contenuti. Infatti è di destra e ammicca al “fascismo intellettuale”.
Io se mi trovo davanti un fascista, un antifascista e un liberista so distinguerli, eccome.
Funaro, il Bergonzoni della filosofia!
il rasoio di Marx sul presente: la contraddizione principale: è tra coloro che stanno in Basso e coloro che stanno in Alto. Anche se non tutti coloro che stanno in basso hanno “consapevolezza” della loro condizione, loro malgrado, sono accomunati dalla stessa sorte. Prima se ne accorgeranno, meglio sarà. E’ solo questione di tempo.
La privazione della libertà di opinione, che il marxista sciocco ed economicista riterrà probabilmente sovrastrutturale, è invece pienamente strutturale. Se infatti la cosiddetta “struttura” consiste nella dinamica dialettica fra la crescita delle forze produttive sociali e la natura classista o meno dei rapporti sociali di produzione, allora il fatto che questa dinamica dialettica avvenga in regime di libertà d’espressione o viceversa in regime di repressione statale di quest’ultima fa parte della struttura, non della sovrastruttura. (C. Preve)