Nella Ue del 2024 serpeggia lo scetticismo verso la democrazia fra predominio del mercato, obbedienza agli USA e sempre più marcata polarizzazione nell’elettorato. A fine 2024 il tema si pone esplicitamente sul terreno delle elezioni: in Georgia, candidato membro dell’Unione, vince un partito ex europeista e l’attuale presidente rifiuta di cedere il potere ventilando manipolazioni. All’interno della Ue si cancellano le elezioni presidenziali in Romania per presunte interferenze russe; ciò pare oltrepassare una linea rossa, in quanto il processo elettorale è la più forte espressione di democrazia formale. Che ciò avvenga in uno stato membro della Ue non solo mette in questione l’assetto della democrazia rumena, ma lo stesso modello di democrazia europea, tanto all’interno che all’esterno dei suoi confini. Ne parliamo con Fabio Marcelli, giurista internazionale e Flaviana Cerquozzi, dottoranda in materie giuridiche.