“Dobbiamo prepararci alla guerra con Russia e Cina” spiegava ieri il premier laburista Starmer. Le élites europee hanno scelto la via della guerra contro il mondo che emerge: servilismo verso il padrone americano – che non lesina dosi di disprezzo e dazi a volontà – e un’inguaribile cultura coloniale impediscono uno sguardo lucido sulla grande transizione geopolitica destinata a redistribuire il potere mondiale. E l’Italia? Come orientarsi nel mondo che cambia? Come opporsi alla deriva guerrafondaia senza limitarsi a fare l’elenco sofferente delle cose che non vanno? Per costruire un modello economico e sociale diverso, un socialismo popolare basato sull’uguaglianza, la transizione ecologica e il controllo democratico delle grandi piattaforme, serve un assetto cooperativo e pacifico delle relazioni internazionali. Grazie a Pierluigi Fagan capiremo come orientarci nella grande transizione, nell’era complessa, come recita il titolo del suo ultimo libro, e come costruire un’alternativa basata sul multipolarismo e sulla lotta alle oligarchie guerrafondaie. Il posto dell’Italia nel mondo non può essere dalla parte di chi vuole dominare con la forza il mondo, ma al fianco di chi vuole costruire pace e cooperazione internazionale.