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Tag: gaza

7 ottobre un anno dopo – Il giorno che gettò l’imperialismo nel panico

È passato un anno dal 7 ottobre e, cioè, da quando un intero popolo ha voluto mandare un messaggio forte e chiaro al mondo: noi non siamo sconfitti, noi non accetteremo la nostra estinzione, noi non faremo la fine degli indiani d’America confinati nelle riserve; e se Israele e i suoi amici americani e dell’Unione europea pensavano ormai di avere chiuso questa ennesima pagina della loro lunga storia di occupazioni coloniali si sbagliavano di grosso. Tante cose sono successe da quel 7 ottobre: gli israeliani hanno cercato di risolvere il problema dell’esistenza dei palestinesi dando avvio, con bombardamenti a tappeto, alla loro personalissima versione della soluzione finale; l’Iran, Hezbollah, lo Yemen e tutto l’asse della resistenza hanno cercato di fare il possibile per fermare il governo genocidario e l’Occidente ha perso definitivamente la faccia ormai anche agli occhi dei propri cittadini dando continua copertura politica, mediatica e diplomatica a Israele e rifornendolo con le armi necessarie per attuare le sue politiche di sterminio. Il nostro Paese, nel frattempo, ha continuato tutte le collaborazioni possibili con il governo sionista, comprese quelle militari, e ha lasciato che partissero giornalmente dalle proprie basi aerei nordamericani pieni delle bombe da consegnare a Netanhyau. A schierarsi con i palestinesi, invece, ci hanno pensato i più importanti Stati del Sud del mondo come, ad esempio, Sud Africa, Brasile e anche Cina che, invece dare aria alla bocca blaterando cessate il fuoco e due popoli e due Stati e poi contribuendo (nei fatti) allo sterminio, hanno intrapreso azioni concrete per aiutare i palestinesi nella loro lotta per l’indipendenza nazionale; e allora è forse questa una delle più importanti vittorie della resistenza palestinese nei confronti delle politiche imperialiste occidentali nel mondo: quella di aver sputtanato, in maniera forse irreversibile, le proprie classi dirigenti agli occhi dei propri stessi cittadini, svelando tutta l’ipocrisia e il doppio standard con i quali, negli ultimi decenni, ci avevano venduto la loro feroce ricerca di potere e profitto a scapito degli altri popoli del mondo (così come a scapito dei nostri stessi interessi). In un attimo, intere generazioni di occidentali hanno smesso di credere a quella sceneggiatura hollywoodiana per la quale gli europei e i nordamericani, in nome della loro assoluta superiorità morale, starebbero dalla parte della libertà e dei diritti contro i cattivoni di tutto il mondo: negli Stati Uniti, giornalisti americani ci hanno raccontato che era dalla guerra del Vietnam che non si vedevano proteste e mobilitazioni popolari di questa portata e anche in Italia abbiamo assistito ad un anno di manifestazioni e occupazioni che sono finalmente quel segnale di vitalità e reazione politica che tutti stavamo aspettando.
Sul campo di battaglia, la resistenza palestinese – nonostante gli assassini di massa e la distruzione del 90% degli edifici di Gaza – continua a combattere: Hezbollah sta continuando a respingere l’incursione di terra israeliana e conta centinaia di migliaia di combattenti disposti al martirio pur di non lasciare occupare le proprie terre e le proprie case dal nemico; Israele è con la spalle al muro, ha perso definitivamente la faccia agli occhi di tutto il mondo e cerca in tutti i modi trascinare gli Usa in guerra contro l’Iran per trasformare questo conflitto in un enorme conflitto regionale, unica via di uscita credibile alla sconfitta e all’incriminazione della propria classe dirigente. Soltanto ieri in Libano sono stati bombardati palazzi condominiali di Beirut facendo decine di morti civili; due giorni prima a Tulkarem, nella Cisgiordania occupata, è stato bombardato un campo profughi in cui sono morte almeno 18 persone tra cui diversi bambini. Il minimo che possiamo fare noi, da qui, è raccontarvi tutto quello che sta avvenendo giorno dopo giorno, naturalmente stando dalla parte delle vittime e fregandocene dei benpensanti che dai loro divani cercano di lavarsi la coscienza con slogan criminali come né con Israele né con Hamas oppure non stiamo con nessuno dei due estremismi; la verità è che in questi anni hanno osservato silenziosi, quando non compiacenti, la messa in cattività e la soppressione di un intero popolo. La guerra dei palestinesi è la nostra guerra, la guerra che abbiamo la fortuna di combattere non dall’interno di un tunnel e con la possibilità che le nostre famiglie saltino in aria da un momento all’altro, ma al sicuro nelle nostre case; ma per continuare a combatterla insieme e a raccontavi tutto quello che accadrà abbiamo bisogno del vostro contributo: aderite alla nostra campagna di sottoscrizione, iscrivetevi ai nostri canali e cominciate a seguirci direttamente dal nostro sito, visto che le piattaforme americane – a forza di demonetizzazioni e tentate censure – hanno fatto capire in tutti i modi che non siamo ospiti graditi. Vi riproponiamo adesso il video di Giuliano fatto subito dopo il 7 ottobre e, più tardi, quello in cui vi mostravamo come la stampa occidentale avesse immediatamente messo in moto la sua fabbrica della menzogna per legittimare la tentata (e non riuscita) soluzione finale del popolo palestinese.

Israele vuole destabilizzare la Siria per colpire l’Iran – ft. Matteo Capasso

Tornano gli aggiornamenti sulla Palestina di Matteo Capasso per fare il punto su quanto sta accadendo in Medio Oriente. Il nostro Gabriele Germani chiede prima le novità riguardo Gaza, per poi spostarsi a quanto sta accadendo in queste ultime settimane in Cisgiordania e concludere poi con il recente bombardamento sulla Siria.

Israele nel panico: dopo aver ucciso i suoi ostaggi punta alla pulizia etnica in Cisgiordania – ft. Samir Al Qaryouti

Dalla fine del mese passato, Israele ha avviato una nuova operazione militare anche contro la Cisgiordania, replicando quanto è in corso a Gaza da mesi. Si tratta del preparativo generale di pulizia etnica che Tel Aviv tenta di portare avanti da decenni e che nell’ultimo anno ha accelerato significativamente. Nubi nere calano anche sul Libano meridionale, dove l’IDF potrebbe intervenire prima delle elezioni presidenziali USA cercando di imporre un conflitto su vasta scala alla nuova presidenza. Intanto la società israeliana si spacca attorno alla liberazione degli ostaggi dopo il ritrovamento, domenica passata, di alcuni cadaveri. Imponenti manifestazioni indette dal sindacato e dalle associazioni dei familiari degli ostaggi hanno portato in piazza circa un milione di persone, mettendo in seria difficoltà il governo in carica. Ne abbiamo parlato con Samir Al Qaryouti. Buona visione.

#Israele #Palestina #Cisgiordania #Gaza #Libano

7 ottobre: tra verità e propaganda – con Roberto lannuzzi

Oggi vi riproponiamo un panel di Fest8lina in cui è intervenuto Roberto Iannuzzi, studioso e ricercatore che si occupa da anni di Mediterraneo e Medio Oriente. L’autore ha qui presentato il suo ultimo testo, Il 7 ottobre tra verità e propaganda edito da Fazi Editore, in cui sapientemente viene smontata, pezzo dopo pezzo, la propaganda sionista e occidentale sull’attacco inaspettato e la barbarie ingiustificata attribuita all’intero popolo palestinese. Dietro ogni episodio si nasconde una grande complessità; non avendo la pretesa di fare chiarezza, si vuole invece rendere conto di essa. Buona visione!

Israele e gli USA sono due mine impazzite: vogliono la guerra – ft. Matteo Capasso

Oggi il nostro Gabriele parla con Matteo Capasso per fare il quadro sulla situazione in Medio Oriente e sugli ultimi svolgimenti. Prima abbiamo approfondito il messaggio che alcuni siti di informazione (Politico e Axios) scrivono che gli USA avrebbero recapitato ad Hezbollah sull’impossibilità di fermare un eventuale attacco israeliano al Libano. Emerge da questa dichiarazione tanto la debolezza della Casa Bianca verso Tel Aviv quanto il desiderio di spingere il mondo verso il conflitto generale. Poi abbiamo parlato di Gaza e della mancata tregua, in cui emerge tutta la contraddittorietà del modus operandi dell’amministrazione statunitense. Infine, abbiamo parlato della polemica tra Hezbollah e l’Unione Europea riguardo al coinvolgimento di Cipro in un eventuale conflitto tra Israele e Libano: ancora una volta emerge la volontà egemonica dell’Occidente imperialista sul Medio Oriente. In conclusione, con l’intervento di Alexandro Sabetti di Kulturjam.it, abbiamo ricordato l’evento organizzato da Kulturjam.it, Ottolina Tv e Multipopolare il 28 giugno alle 19.30 presso Acrobax, in Via della Vasca Navale 6, per sostenere l’associazione “Un ponte per” in un progetto umanitario di sostegno alla popolazione di Gaza. Raccomandiamo calda adesione all’evento.

#Gaza #FreePalestine #NoGenocidio #Israele #Palestina #Cipro #USA #Libano #Hezbollah

Quest’estate torna FEST8LINA, la festa del 99%, dal 4 al 7 luglio al circolo ARCI di Putignano a Pisa: quattro giornate di dibattiti e di convivialità con i volti noti di Ottolina Tv. Facciamo insieme la riscossa multipopolare!

Fest8lina, perché la controinformazione è una festa!

Che risposta darà Putin all’escalation NATO? – ft. Gianandrea Gaiani

Torna Gianandrea Gaiani, direttore di AnalisiDifesa, per parlare con i nostri Clara e Gabriele di armi NATO fornite all’Ucraina, potenziale bellico di Kiev e Mosca, lenta avanzata russa e rischi nucleari. Il fungo atomico si avvicina o ci sono ancora speranze per i negoziati di pace? Infine, alcune riflessioni sulla situazione in Medio Oriente: Israele lancerà il suo attacco finale a Hezbollah in Libano? Perché Israele non può accettare la tregua a Gaza? Buona visione!

#Ucraina #Nato #AnalisiDifesa #Israele #Libano #Russia #Hezbollah #Gaza

Quest’estate torna FEST8LINA, la festa del 99%, dal 4 al 7 luglio al circolo ARCI di Putignano a Pisa: quattro giornate di dibattiti e di convivialità con i volti noti di Ottolina Tv. Facciamo insieme la riscossa multipopolare! Per aiutarci ad organizzarla al meglio, facci sapere quanti giorni parteciperai
e le tue esigenze di alloggio compilando il form e, se vuoi aiutarci ulteriormente, partecipa come volontario.

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Guerra, Nord vs Sud del mondo: ft. Lorna Toon e Sanitari per Gaza

Oggi i nostri Clara e Gabriele hanno approfondito la questione guerra in Palestina dando risalto all’attivismo e al ruolo che questo può avere nelle scelte dei nostri governi. Con Lorna Toon abbiamo approfondito un confronto tra Occidente collettivo e Vietnam/Cina, due Stati che la nota influencer ha conosciuto e frequentato negli ultimi mesi. Con i Sanitari per Gaza abbiamo messo in risalto la questione umanitaria e politica che ci riguarda tutti, con particolare focus alle condizioni ospedaliere e sanitarie nella Striscia. Dal confronto è emerso il diverso coinvolgimento dei governi europei e asiatici nel genocidio e quindi la diversa strategia dei manifestanti. Buona visione!

#Palestina #LornaToon #SanitariPerGaza #Gaza

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Israele e USA ai ferri corti con i giudici internazionali – ft. Triestino Mariniello

Perché Israele ignora impunemente il diritto internazionale? Che rischi l’attuale leadership israeliana? Vi sono delle possibilità che altri Stati procedano con delle sanzioni economiche verso Israele? E cosa implica giuridicamente il riconoscimento di uno Stato palestinese da parte di vari Stati europei? I nostri Clara e Gabriele ne hanno discusso con Triestino Mariniello, cercando di dipanare il bandolo della matassa e cercando di interpretare il ruolo della CPI, quello della ICJ e le reali implicazioni di queste corti. Sullo sfondo, la campagna elettorale negli USA e le grandi difficoltà di Biden con l’elettorato democratico, in cui le comunità filo-palestinesi (studenti, comunità islamica, comunità irlandese) pesano particolarmente. Buona visione.

#CPI #ICJ #Gaza #Rafah #sanzioni

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Russia e Europa: ricostruiamo la pace – ft. Benedetta Sabene

Torna sugli schermi di Ottolina Tv la nostra carissima amica Benedetta Sabene. In questa intervista Benedetta ricostruisce rapidamente la storia dei due grandi conflitti a noi geograficamente più vicini, quello palestinese e quello ucraino. Emerge il bisogno di un’Europa che sappia farsi attore di pace e dialogo, che sappia trattare alla pari con gli altri partner dell’Occidente come gli USA. Nell’intervista compaiono le ombre dell’intolleranza e dell’estremismo nazionalista che il conflitto ucraino rischia di disseminare in tutto il continente. Benedetta Sabene è candidata in tutte le circoscrizioni nella lista Terra Pace Dignità alle elezioni europee dell’8 e 9 giugno.

#Ucraina #PaceTerraDignità #Gaza #NoGenocidio

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Global Southurday – Iran, Russia, Cina e le masse dei paesi emergenti: protagonisti del presente – ft. Alberto Fazolo

Torna il consueto appuntamento del sabato con i nostri Alberto, Clara e Gabriele per parlare di mondo e paesi emergenti. La puntata spazia dalle vicende iraniane legate alla morte di Raisi alla Palestina, fino alle ultime novità in area russa (Ucraina, Baltico e Georgia) per concludersi con il conflittuale rapporto tra Cina e Taiwan. Mentre l’Occidente collettivo sembra sempre più ripiegato su se stesso e sulle proprie paure e posizioni, il resto del mondo ascende sul palcoscenico globale e rivendica maggiore giustizia ed equilibrio. I veri protagonisti non sono i governi o le classi dirigenti di questo o quel paese, ma le masse di paesi emergenti, più giovani e predisposte al nuovo rispetto alla popolazione europea e nordamericana. Lo scenario israeliano-palestinese diventa in qualche modo uno spaccato del cambiamento globale che terrorizza le élite occidentali e che viene rafforzato dalla montante protesta proPal in tutte le università occidentali. Buona visione!

#ProPal #NoGenocidio #Gaza #Russia #Ucraina #Cina #Taiwan #Georgia

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Israele ruba gli organi dei palestinesi?

Prosegue la protesta degli studenti nelle università e nelle piazze contro Israele. Oggi torna ad Ottolina Dalia dei Giovani Palestinesi per raccontarci come procede la mobilitazione in Italia e nel mondo, quali sono gli obiettivi degli studenti e perché è fondamentale interrompere i rapporti con le università israeliane. L’intera economia israeliana ruota attorno la guerra e la repressione; le borse di studio e il turismo vogliono normalizzare un regime di apartheid; è quindi fondamentale che gli occhi del mondo rimangano puntati su quanto accade a Gaza e dire no al genocidio.

#Gaza #Palestina #FreePalestine #GiovaniPalestinesi

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Israele si sta trasformando in uno Stato canaglia – Ft. Romana Rubeo

Torna ad Ottolina Romana Rubeo per parlarci di Palestina e proteste ProPal a tutto campo. Nonostante la brutale repressione governativa e squadrista nei confronti di militanti, intellettuali, personaggi pubblici e movimenti pro-Palestina, la protesta prosegue in gran parte dell’Occidente. Gli USA e l’Europa occidentale sono scossi dalle proteste e dalla generale condanna del genocidio da parte dell’opinione pubblica. La repressione spaventa Israele che vive il terrore di essere percepito dalla comunità internazionale come uno Stato canaglia. La gravità del momento porta anche a una profonda spaccatura all’interno della leadership israeliana su come condurre il conflitto e tra USA e Israele su come raccontare il massacro in corso a Gaza. Buona visione!

#Palestina #Gaza #NoGenocidio #FreePalestine #Palestina #USA #Imperialismo #War

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