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Tag: bulgaro

Attacco in Daghestan: l’Isis-K colpisce ancora – ft. Francesco dall’Aglio

Si sta aprendo un nuovo conflitto religioso nel Caucaso? Ad un anno esatto dalla marcia della giustizia di Prigozhin, alcuni commando armati hanno effettuato dei raid in due città marittime del Daghestan colpendo obiettivi religiosi. L‘Isis-K ha rivendicato l’attentato, ma alcuni dei terroristi eliminati avevano stretti legami di parentela con un leader locale di Russia Unita. Con Francesco dall’Aglio cercheremo di capire fino a che punto un attacco di queste dimensioni può destabilizzare l’area e l’eventuale influenza di attori stranieri.

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Navi russe a Cuba: sarà la scintilla? – ft. Francesco dall’Aglio

Oggi torna il mitico Francesco dall’Aglio, il bulgaro più amato dagli ottoliners di tutto il globo! Con il nostro Gabriele hanno parlato di novità dal fronte russo-ucraino, navi russe a Cuba e nel Mar dei Caraibi, G7 e Conferenza di Pace in Svizzera. Mentre sul fronte ucraino si registra la solita, lenta e inesorabile avanzata russa, è nel continente americano che il mondo ci porta sorprese: data la lunga amicizia russo-cubana, la presenza di queste navi non deve destare stupore. Sorprese potrebbero invece arrivare dalle due conferenze internazionali, in cui si capirà cosa l’Occidente intende fare con l’Ucraina. Buona visione!

#Bulgaro #G7 #Ucraina #guerra #Russia #Occidente #Cuba #Pace

Quest’estate torna FEST8LINA, la festa del 99%, dal 4 al 7 luglio al circolo ARCI di Putignano a Pisa: quattro giornate di dibattiti e di convivialità con i volti noti di Ottolina Tv. Facciamo insieme la riscossa multipopolare! Per aiutarci ad organizzarla al meglio, facci sapere quanti giorni parteciperai
e le tue esigenze di alloggio compilando il form e, se vuoi aiutarci ulteriormente, partecipa come volontario.

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LA BOLLA – L’impero sotto attacco

Rieccoci all’attesissimo evento live della domenica sera! Ospiti, a questo giro, Matteo Capasso per parlare di Israele vs asse della resistenza e l’insostituibile Francesco Bulgaro dall’Aglio per parlare di Kinzhal, Chasov Yar e bombe plananti. Fanno gli onori di casa, come sempre, i pimpantissimi Clara Statello e Giuliano Marrucci.

LA BOLLA – dai deliri di Macron allo Spy Gate tedesco: ESCALATION TOTALE – ft Francesco dall’Aglio | Live domenica 3 marzo 2024 ore 21.00

Stasera a La Bolla abbiamo deciso che era il caso di una maratona in solitaria del Bulgaro perché ci sono veramente troppe robe tra le quali provare ad orientarci, e il Bulgaro in 2 anni di conflitto s’è sempre confermato una guida più che autorevole: quando non ci sono elementi per capire esattamente come si evolveranno le cose, non spara nel mucchio confidando nel fatto che tanto poi la gente se lo dimentica. E quando afferma qualcosa è perché ci sono abbastanza elementi per sapere, con un certo grado di sicurezza, come evolverà la situazione: e qui di robe da capire come si evolveranno ce ne sono parecchiette.
Sul campo, l’avanzata russa – dopo la debacle di Adviivka procede – e nel campo ucraino aumentano le polemiche sull’assenza di una seconda linea difensiva ad ovest di Adviivka, con molti che sospettano che qualcuno, invece che costruire trincee e linee difensive in cemento armato, i quattrini se li sia messi in tasca. In Europa incalza la retorica sul riarmo, che sfocia nella risoluzione del parlamento europeo per comprare tanti missili quanti vaccini anticovid – rigorosamente Pfizer – abbiamo comprato in passato pagandoli uno stonfo spropositato di quattrini e che sono marciti nei magazzini. La Giorgiona nazionale va a prendere ordini direttamente a Washington e, in cambio della potenziale distruzione definitiva del paese, incassa un bacino sulla nuca e il rientro di Chico Forti (che, sia chiaro, è una buona notizia, ma come scambio non ci sembra esattamente equilibrato, ecco). Nel frattempo la Transnisistria chiede un intervento a Mosca che ricorda molto da vicino le richieste avanzate per 8 lunghi anni dalle repubbliche indipendenti di Donetsk e Luhansk; anche a questo giro, per ora, Putin le ha ignorate. Si va avanti, quindi, col pilota automatico, ma l’ultima volta non è finita benissimo, diciamo.
Cosa invece Putin non ha ignorato sono le minacce di Macron di un intervento diretto di contingenti NATO, unica cosa che realmente potrebbe cambiare un po’ la situazione sul campo in Ucraina che sembra precipitare rapidamente, e manco è detto che basti, anzi, anche perché in ballo c’è sempre la questione nucleare: Putin vi ha fatto riferimento diretto nel suo lungo discorso alla Duma durante il quale ha scientificamente omesso, appunto, di parlare di Transnistria. E poi c’ha fatto riferimento pure un megascooppone del Financial Times – o almeno quella cosa che ci hanno spacciato per tale: sarebbe un leak di documenti segreti russi che descrivono la dottrina per il ricorso al nucleare, solo che la descrivono nel caso di invasione cinese per la Manciuria; ed ecco così che il carrozzone analfoliberale s’è dato alle fantasie più sfrenate, fantasticando di attriti russo – cinesi e di imperialismo espansionista cinese. Proprio non ce la fanno a capire che nel mondo esistono anche capi di Stato razionali, e non sono tutti ebeti come quelli che garantiscono il loro stipendio. Le parole di Macron, comunque, hanno scatenato più scontri dentro all’Europa che con Mosca: Berlino si è rifiutata di mandare i missili a lungo raggio Taurus perché richiederebbe l’intervento diretto di uomini tedeschi nel conflitto, cosa che la Germania afferma di voler evitare a ogni costo. “Mica siamo come i francesi e gli inglesi” ha detto Scholz, confermando così per la prima volta ufficialmente il segreto di Pulcinella che gli uomini della NATO stanno da sempre combattendo direttamente contro Mosca.
Cosa che, d’altronde, conferma con dovizia di particolari l’altro megascooppone della settimana: l’inchiesta del NYT che conferma come a fare il bello e cattivo tempo in Ucraina da 10 anni sia un contingente piuttosto nutrito di uomini dell’intelligence USA. Insomma: di fronte al catastrofico, per quanto prevedibilissimo e sostanzialmente scontato tracollo della strategia che i vassalli europei si erano convinti gli USA stessero adottando e portando avanti, il vecchio continente s’è rimesso in moto e, in preda al panico, ognuno in ordine sparso sta cercando una exit strategy dalla debacle che non fa che aumentare l’entropia e avvicinare e ampliare il tracollo. Speriamo almeno il Bulgaro riesca, come sempre, a fornirci un po’ una bussola per orientarsi in questo delirio. Scopritelo insieme a noi stasera a partire dalle 21 in diretta con la nuova imperdibile puntata de La Bolla.

LA BOLLA – Da NAVAL’NYJ ad AVDIÏVKA: con Fulvio SCAGLIONE, Stefano ORSI e Francesco DALL’AGLIO

Imperdibile appuntamento domenicale con la Bolla live. Stasera affronteremo i fatti più significativi della settimana avvenuti nell’ambito del vicino fronte della guerra russo – ucraina in compagnia dell’immancabile Bulgaro, del sempre gradito Stefano Orsi e con il prezioso contributo del giornalista e scrittore Fulvio Scaglione, esperto di Russia e Medio Oriente. Co-conduttrice del Marru la brillante Clara Statello.

GUERRA INFINITA (MAR ROSSO + UCRAINA) – La Bolla live del 28 gennaio 2024 ore 21 con Andrea Gaspardo, Francesco Dall’Aglio e Clara Statello

Perché l’apparato militare più grande e costoso della storia dell’umanità non riesce a tenere testa a quelli che la propaganda suprematista continua simpaticamente a definire 4 beduini scappati di casa? E come potrà Washington continuare a far credere ai suoi vassalli di essere in grado di mantenere la pace e la sicurezza delle rotte marittime dopo questa ennesima figura di me**a? E se non sono manco in grado di garantire la sicurezza delle rotte marittime, esattamente, di cosa ce ne facciamo degli USA? Queste e ancora molte altre domande, stasera, con Clara Statello, Francesco Dall’Aglio e per la prima volta sui nostri schermi per il mitico Andrea Gaspardo.