LA BOLLA – La nuova dottrina nucleare russa e il flop di Zelensky in USA
Settimana cruciale per il conflitto in Ucraina, e non solo: mentre Zelensky negli USA cercava di ottenere l’ok per il suo piano di vittoria, che conterrebbe – tra le varie cose – anche la revoca ai limiti di utilizzo delle armi occidentali sul suolo russo, il Cremlino ha proposto al Consiglio di Sicurezza Nazionale un aggiornamento della dottrina nucleare per rafforzare la propria deterrenza in caso di attacco convenzionale effettuato con il supporto di Paesi con l’atomica. Per il Pentagono e l’intelligence statunitense il rischio di un conflitto diretto supera i benefici dell’utilizzo di armi occidentali a lunga gittata, che “poi in fondo non sarebbero tutta questa svolta per il conflitto”. Zelensky non solo incassa il pollice verso (almeno temporaneamente) della Casa Bianca, ma fa flop anche con Trump in quello che Der Spiegel definisce di “umiliazione e disagio”. Come cambierà la deterrenza russa e che impatto avrà la sua revisione sull’attuale conflitto? Kiev riuscirà ad ottenere la revoca per le armi a lunga gittata e la promessa di ingresso nella NATO? Come interpretare l’incontro tra Zelensky e Trump? Ne parleremo a La Bolla con Gianandrea Gaiani, Francesco Dall’Aglio e Carlo Ziviello. Condurrà Clara Statello.