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[LIVE LA BOLLA] Il Sud globale contro il genocidio e i paradisi fiscali – ft. Dall’Aglio, Lucidi e Faccio

Al contrario di quanto autorevolmente ritengono – infatti – Alessandro Sallusti e Ivan Grieco, questa settimana potrebbe non essere stata esattamente trionfale per il Nord globale. I paesi arabi e, più in generale, del mondo islamico ormai considerano i loro vecchi partner occidentali degli interlocutori minori e, quando c’è bisogno di negoziare qualcosa di veramente corposo, si rivolgono ai grandi player del nuovo ordine multipolare. Era successo per la storica stretta di mano tra sauditi e iraniani di qualche tempo fa ed è risuccesso questa settimana quando, per la prima volta da quando esistono i BRICS, hanno convocato un summit straordinario per mettere le pezze laddove USA e vassalli brancolano nel buio. Dopodiché è arrivato il turno del ritorno in grande stile di Vladimir Putin al G20. “Una vittoria della NATO” ha scritto Sallusti; “La Meloni zittisce Putin” ha rilanciato con encomiabile sprezzo per il pericolo quel bimbominkia di Ivan Grieco. C’è una buona probabilità che abbiano leggermente frainteso il senso politico della questione. Ma la settimana nera dell’egemonia del Nord globale, in realtà, era appena cominciata: giovedì – infatti – all’ONU, tutti i paesi che stanno al di fuori del giardino ordinato dell’uomo bianco hanno votato all’unanimità una risoluzione storica che consegna alle nazioni unite il mandato per elaborare un quadro normativo globale per le politiche fiscali che metta fine all’evasione e all’elusione fiscale e alla centralità che i paradisi fiscali rappresentano per l’imperialismo finanziario degli USA e dei suoi vassalli. “Per i paesi del Sud del mondo” ha esultato Alex Cobham, amministratore delegato del Tax Justice Network, “questa è una vittoria storica. Ma a beneficiarne non saranno soltanto loro, ma tutto il mondo. I paradisi fiscali e i lobbisti della finanza hanno avuto fino ad oggi troppa influenza sulla politica fiscale globale. Oggi iniziamo a riprendere il potere sulle decisioni che riguardano tutti noi”. Dalla denuncia dei doppi standard all’opposizione alle guerre per procura, passando per la lotta contro il genocidio e per finire con la lotta contro la pirateria economica dell’1%, la guerra di resistenza del Sud del mondo contro l’asse del male è sempre più chiaramente anche la nostra guerra, la guerra del 99%. Ne parliamo stasera con Andrea Lucidi, Francesco Dall’Aglio e, per la prima volta su Ottolina TV, con Tommaso Faccio – a capo della segreteria dell’ICRICT, la commissione indipendente per la riforma della tassazione internazionale delle corporation fondata e presieduta dal premio Nobel Joseph Stiglitz – che più di ogni altro si è battuto al fianco del Sud globale per raggiungere il risultato storico del voto di giovedì. A gestire la baracca insieme al Marru, come sempre, la mitica Clara Statello non mancate!