La Grande Crisi, il Tradimento delle Elite Europee e come tornare a vincere, con Vijay Prashad
Anche voi, come noi, vi state chiedendo da due anni un giorno sì e l’altro pure come mai le élite europee abbiano accettato così serenamente di vedere radere al suolo le proprie economie nazionali davanti ai propri occhi senza battere ciglio?
E come mai, a partire dal 2007, i vari stati dell’Occidente abbiano provato sostanzialmente tutte le strade per risolvere quella che dicevano essere una semplice crisi finanziaria, senza ottenere sostanzialmente mai nessun risultato tangibile, se non addirittura aggravarla ulteriormente, sta benedetta crisi?
E se di fronte all’escalation dei conflitti militari in mezzo mondo che gli USA stanno aizzando per contrastare il declino del loro impero non ci sia una via d’uscita e la migliore sia rassegnarci a rintanarci tutti quanti in qualche bel bunker antiatomico all’ultima moda?
OttolinaTV è fiera di poter finalmente rispondere a tutti questi quesiti e soprattutto, di farlo attraverso l’esordio sui nostri schermi di uno degli intellettuali che maggiormente ci ha influenzato negli ultimi anni, lo storico e giornalista indiano Vijay Prashad, un punto di riferimento fondamentale per tutto il movimento antimperialista mondiale.
L’inventore, insieme al suo leggendario gruppo di studio presso il Tricontinental Institute for Social Research, di una definizione che di per sé potrebbe aiutarci a fare un po’ di ordine tra tutte le informazioni contraddittorie che ci hanno travolto in questi ultimi 15 anni. Secondo Prashad, infatti, quella che è scoppiata nel 2007 non sarebbe una semplice crisi finanziaria, ma una Grande Depressione, la terza della storia del capitalismo globale, e molto probabilmente, anche l’ultima. Ripartiamo da lì.
Sempre un piacere ascoltare Prashad, grazie!
Prashad come colloca L’India nel contesto da lui descritto? Adesso il subcontinente indiano vive un riolo fondamentale nel nuovo assetto globale.
L’India ha forti contraddizioni storiche, dalle caste agli intoccabili, ecc.