LA BOLLA – IL GRANDE RIARMO ft Antonio MAZZEO e Francesco DALL’AGLIO – Live 25 febbraio 2024 ore 21

Dopo alcuni mesi di relativa stasi sul fronte ucraino, con l’attenzione dell’opinione pubblica più che comprensibilmente spostata sul più grande massacro di civili del XXI secolo in corso in Palestina da parte dell’imperialismo occidentale, la questione europea torna prepotentemente alla ribalta con gli amministratori dei protettorati che rilanciano, in pompa magna, il ruolo del vecchio continente come utile idiota del superimperialismo USA, pronti a dissanguarci per rilanciare la lunga guerra di logoramento contro Mosca, come riassume con incredibile lucidità l’ottimo Andrew Korybko sul suo blog: “Il fallimento della controffensiva di Kiev ha spinto gli Stati Uniti a prendere in considerazione piani di riserva per contenere la Russia dopo che è diventato evidente che la NATO non poteva sconfiggere strategicamente il suo avversario in Ucraina. La subordinazione della Polonia alla Germania dopo il ritorno al potere del primo ministro Donald Tusk ha consentito al paese di riprendere la sua traiettoria di superpotenza con il sostegno degli Stati Uniti per accelerare la costruzione della Fortezza Europa che, raggiungendo questo obiettivo, permetterà alle forze americane da tornare a concentrarsi sull’Asia nel tentativo di contenere l’inarrestabile ascesa del colosso cinese”. Noi abbiamo cercato di chiarire alcuni aspetti di questa nuova, terrificante fase negli ultimi due pipponi del Marru (qui e qui ) e con la strepitosa intervista ad Alberto Fazolo pubblicata ieri mattina. Stasera continuiamo a sviscerare tutti gli aspetti di questa fondamentale fase di riposizionamento strategico che influirà sulle nostre vite negli anni a venire con i nostri Antonio Mazzeo e Francesco Dall’Aglio, perché è proprio in queste fasi di grande cambiamento che abbiamo bisogno di mantenere la lucidità per riuscire a svelare il grande disegno che sta dietro a tutti gli eventi che apparentemente sembrano scollegati da loro, e anticiparne le conseguenze e anche gli spazi politici concreti che inevitabilmente aprono. Ci vediamo stasera alle 21.