Rivoluzione a Ramstein: NATO e Deep State fregano l’Ucraina a Trump – ft. Giuseppe Germinario e Giacomo Gabellini
Alla fine è successo: nel panico per le affermazioni di Trump sulla fine del conflitto in Ucraina, nell’arco di poche ore dal suo insediamento alla Casa Bianca il prossimo 20 gennaio la NATO, guidata dall’uomo di fiducia delle oligarchie transatlantiche Mark Rutte, si sostituisce agli USA stessi alla guida del coordinamento della guerra per procura contro la Russia. Alla coalizione di 50 nazioni riunite nel famigerato gruppo Ramstein guidato dagli USA, da ieri infatti s’è sostituita una struttura ad hoc della NATO denominata NSATU (NATO Security Assistance and Training for Ukraine ) che, forte di 700 uomini, sarà la responsabile del coordinamento delle forniture militari e dell’addestramento delle forze ucraine. Dopo gli ultimi sforzi dell’amministrazione Biden per provare ad imporre un’ulteriore escalation e dopo l’attentato terroristico di ieri nel cuore di Mosca, l’ennesimo tentativo di blindare la guerra esistenziale contro il gigante russo da eventuali colpi di testa dell’imprevedibile Tycoon dal ciuffo arancione. Ne parliamo con Giuseppe Germinario e Giacomo Gabellini.
già nel 2012 si parlava del corridoio 5 Lisbona-Kiev per unire la nuova unione europea che si stava formando escludendo naturalmente Mosca città principale dell’europa dell’est. Qualche dubbio sorge. Complimenti a voi
L’Europa è un insieme di stati falliti e guerrafondai.Mi auguro nelle sua autodistruzione