Saluti a tutti/e! Esordisco con un album italiano d’epoca della triade Pappalardo-Panella-Battisti ma cantato e “firmato” dal primo: “Oh! era ora” (1983)….
(Perché il limite dei caratteri del post è così basso? 🙁 Forse aggiungo qualcosa nei commenti)
Vedo che nessuno ha capito a cosa serviva la pagina dunque ve la lascio in autogestione. Maledetti guastafeste duri d’orecchie. 😀 Ciao Adomix, aggiungimi ai contatti.
Ciao, scusami se ho contribuito a questo deragliamento 🙁 Provo ad aggiungerti ma, non so perché, sembra che tu non abbia username…
(Tutto il post nei commenti, dal basso in alto).
ricordarlo, e non per “Ricominciamo”!
Buon ascolto. (Dopo andate ad ascoltare gli upload ufficiali: vi metto una versione “amatoriale” perché le foto della busta del vinile permettono di leggere i testi. E vi servirà :D)
e ai brani di Ruggeri dell’epoca, ognuno dei quali ha una sensibilità leggermente diversa.
La voce grintosa del Pappalardo fa un perfetto contrasto con gli strumenti sintetici: decisamente è per questo album che bisogna
tronica italiana di quell’epoca, e questo album è un ottimo esempio di quel tipo di arrangiamenti: si può mettere accanto all’album “Orizzonti perduti” di Battiato (dello stesso anno, e che ha segnato la mia infanzia…)
(Per chi non lo sapesse, fu con questo album che cominciò la collaborazione tra Panella e Battisti che darà poi origine ai “dischi bianchi” di quest’ultimo). Poi io sono un appassionato della new wave e della musica elet
Per il poco che vale il mio giudizio, lo vedo come un ottimo esempio di testi non rigidamente consequenziali né immediati, che sono però il contrario dei versi tirati a caso e riescono realmente a comunicare sensazioni.